"Brutta mondezza, se passi ancora di qui un'altra volta ti bruciamo il camion".

È la minaccia che in cinque avevano rivolto ad un autotrasportatore che con la sua cisterna provava a forzare i blocchi dei pastori durante la protesta del latte nel febbraio scorso.

Ora ai pastori, tutti di Orotelli e Nuoro, è stato notificata dalla Procura presso il Tribunale di Nuoro la conclusione delle indagini: per loro l'accusa è di violenza privata e danneggiamento.

Denunce che si uniscono a quelle notificate nei giorni scorsi dalla Procura di Sassari per altri azioni simili. La contestazione questa volta è stata fatta per dei fatti risalenti al 9 febbraio quando i pastori, a bordo di due auto, una Fiat Panda e un Pajero Mitsubishi, avevano inseguito per alcuni chilometri sulla statale 129 il camion che in un orario insolito, era di sera, provava a trasportare il latte.

Secondo le contestazioni, il Mitsubishi aveva superato l'autocisterna sbarrandogli la strada e costringendolo a fermarsi all'altezza del bivio per Orotelli. Subito dietro si era poi fermata la Panda, per poi impedire una retromarcia e un possibile disimpegno con fuga all'autista. Solo a quel punto l'uomo era stato costretto a scendere e ad aprire i rubinetti per sversare il latte che trasportava.

Nel contempo veniva insultato dai pastori che lo accusavano di aver provato a fare il furbo e passare durante le ore serali e non la mattina. Tanto che gli avrebbero anche detto: "Brutta mondezza, se passi ancora di qui un'altra volta ti bruciamo il camion".

Fabio Ledda

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