Per il tribunale di Cagliari, Pierluigi Caria non è una persona pericolosa per l'ordine e la sicurezza pubblica. Questo è quanto è stato stabilito nei confronti del presunto foreign fighter nuorese di 34enne che nel settembre scorso aveva subito il sequestro del passaporto con l'accusa di terrorismo.

I giudici hanno quindi respinto la misura di prevenzione della sorveglianza speciale per tre anni, con l'obbligo di soggiorno nel Comune di Nuoro, che era stata avanzata dalla questura. Istanza presentata a dicembre dopo la revoca per Caria del divieto di espatrio e la conseguente restituzione del passaporto.

Per la Questura nuorese, però, il 34enne era un soggetto pericoloso e la partecipazione in sostegno dei pastori di Luca a febbraio non aveva fatto altro che aggravare la sua posizione. In quell'occasione, infatti, era stato denunciato per blocco stradale, violenza privata, danneggiamento e manifestazione non autorizzata.

"Caria - scrivono invece i giudici cagliaritani - non ha messo in pericolo l'ordine e la sicurezza pubblica e non è da considerarsi un soggetto pericoloso".

"In tutte le udienze - aggiunge il suo avvocato, Gianfranco Sollai - ho sempre sostenuto che non è un soggetto pericoloso. Si era recato in Siria per esternare la sua solidarietà al popolo curdo contro i terroristi dell'Isis, e così pure ha fatto con i pastori. Questo nuovo provvedimento non fa che confermare la bontà delle nostre posizioni".

(Unioneonline/s.s.)
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