Dopo la violenza consumata in auto ai danni di una turista 20enne di Arezzo in vacanza a Budoni, era uscito nel parcheggio con la mano sporca da quel vile gesto mostrandola come un macabro trofeo agli amici che attendavano poco distante.

Per questo motivo ieri, il giudice del Tribunale di Nuoro, Claudio Cozzella, ha inflitto a Michele Pelosi, 30enne di Napoli, 5 anni di reclusione con il rito abbreviato.

Il pm, Giorgio Bocciarelli, per lui aveva sollecitato una pena a 4 anni e sei mesi di reclusione. Anche la parte civile, rappresentata dall'avvocato Angelo Magliochetti, aveva chiesto la condanna. L'imputato, difeso dall'avvocato Giuseppe Casu, ha sempre respinto l'addebito parlando di un rapporto consensuale.

Il fatto era avvenuto l'estate scorsa a Budoni, all'interno di un parcheggio mentre gli amici di lui e di lei erano ignari a poca distanza dall'auto.

Pelosi, in Sardegna per fare la stagione come venditore di cocco nelle spiagge della costa era stato arrestato dai carabinieri dopo la denuncia della ragazza (conosciuta la mattina in spiaggia e poi invitata a passare assieme la serata) che il giorno della violenza appena tornata in famiglia aveva raccontato di quell'incubo.

Nei guai è finito anche un amico di Pelosi, che aveva fornito una testimonianza non credibile: atti alla Procura con l'ipotesi di favoreggiamento.
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