Mezzo secolo di cultura, aggregazione, confronto e inclusione. Il Centro Servizi Culturali Unla di Macomer ha ricordato ieri i suoi 50 anni con una grande festa che ha coinvolto l'intera comunità.

Una forte partecipazione per seguire un evento che segna un traguardo importante per il presidio, divenuto il cuore pulsante della vita culturale del centro Sardegna e propulsore di importanti eventi, manifestazioni e molteplici attività.

Come il Festival della legalità "Conta e Cammina", che in 6 anni ha raggiunto dimensione nazionale, con repliche anche in altre regioni italiane e che dal 7 al 14 aprile torna con una nuova edizione ricca di coinvolgenti novità.

Grandi protagoniste ieri le persone che il Centro ha saputo coinvolgere negli anni nelle molteplici iniziative, all'interno di un luogo dove "la cultura è per tutti e ognuno partecipa attivamente per creare cultura attraverso lo scambio reciproco e l'incontro con gli altri".

Cittadini attivi, associazioni sportive e culturali, scuole e enti che collaborano in sinergia grazie al grande coinvolgimento degli operatori del Centro, che attraverso una pluralità di linguaggi e strumenti, lavora sapientemente per creare uno "sviluppo sociale libero e consapevole".

Nato nel 1969 come punto di incontro popolare aperto a tutti, il Centro che oggi conta circa 3mila iscritti, è guidato da un team di 8 giovani collaboratori.

"La nostra è una squadra di giovani - dice Giancarlo Zoccheddu, divenuto direttore del presidio 10 anni fa, a soli 33 anni -, che grazie a uno sguardo dirompente e aperto sul lavoro e sul mondo ha ottenuto importanti risultati. Il nostro è un modello replicabile in tutti gli ambiti: dare un ruolo da protagonisti ai giovani infatti, porterebbe maggior sviluppo e progresso alla nostra Isola".

Numerosi anche gli autori e gli artisti di fama nazionale e internazionale, che ruotano intorno al Centro e che con grande affetto ieri hanno celebrato l'anniversario con messaggi e video di auguri, stima e affetto.
© Riproduzione riservata