I carabinieri del Comando provinciale di Nuoro passano al setaccio ovili e aziende agricole alla ricerca di armi ed esplosivi.

Una settantina di militari hanno dato il via a una serie di perquisizioni in Ogliastra e in Baronia in seguito alla preoccupante escalation di "gravissimi reati di allarme sociale", così li definisce una nota del Comando, a cominciare dagli attentati intimidatori commessi contro persone e strutture comunali della zona.

Sotto la lente degli uomini dell'Arma sono così finite le campagne di Villagrande Strisaili, Talana, Ulassai, Dorgali, Galtellì, Orune, Orgosolo e Oliena.

I vertici provinciali dei carabinieri riassumono anche gli episodi, susseguitisi in pochi mesi, che hanno fatto innalzare il livello di sicurezza e avviare indagini a tappeto.

Un lungo elenco di atti inquietanti.

Il rinvenimento a Torpè di un ingente quantitativo di esplosivo da cava; il ritrovamento, sempre a Torpè, di dinamite in un seggio elettorale; l'arresto, nei giorni scorsi ad Arzana, di un giovane in possesso di materiale eplosivo, preceduto, lo scorso ottobre, dal ritrovamento di mine antiuomo rubate da un deposito militare a Campomela.

Senza contare gli assalti alle autocisterne compiuti a Irgoli e Orune durante la vertenza tra pastori e industriali per il prezzo del latte e i colpi di fucile esplosi contro un edificio comunale a Galtellì.

Alla battuta hanno partecipato anche i militari dello Squadrone Eliportato Cacciatori Sardegna di Abbasanta e un elicottero del Nucleo di Olbia.

(Unioneonline/l.f.)
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