Due fratelli di Siniscola di 58 e 60 anni sono stati arrestati per detenzione abusiva di armi clandestine.

L'operazione, guidata dai carabinieri dell'Aliquota Operativa della Compagnia di Siniscola e della Squadriglia di Monte Pizzinnu, insieme a una squadra e ai cinofili dello Squadrone eliportato "Cacciatori di Sardegna" di Abbasanta, è scattata nella zona di "Mattaquizza", nella frazione di Santa Lucia, all'interno di alcuni ovili.

In campo sono scesi una decina di militari e un segugio, addestrato per la ricerca di materiale esplodente.

Proprio grazie al suo fiuto, e dopo un'accurata perquisizione del terreno, sono state trovate due pistole "Beretta" con matricola abrasa in ottimo stato di conservazione, ben nascoste in degli anfratti rocciosi e a facile portata di mano di chi conosceva il loro nascondiglio. Le due pistole erano rifornite di due caricatori con 8 e 10 colpi in buonissimo stato e pronte all'uso.

I due fratelli detenevano legalmente nelle loro abitazioni di Siniscola anche 4 fucili calibro 12 "Franchi", "Beretta", "Browing" e "Zanardini", che sono state poi sequestrate cautelativamente dai carabinieri.

I due siniscolesi sono stati condotti nella caserma di Siniscola e, una volta espletate le formalità di rito, sono stati dichiarati in arresto con l'accusa di detenzione di armi clandestine. Sono stati successivamente trasferiti nel carcere "Badu 'e Carros" di Nuoro.

Antonio Serreli
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