Per due giorni hanno combattuto contro la burocrazia e il "divieto" della direzione sanitaria del San Francesco di Nuoro di fornire il supporto per un volo speciale fino al Policlinico di Milano, dove ad attendere Daniela Baingiu, 31 enne di Siniscola, malata di fibrosi, c'erano i medici del centro specializzato per questa patologia, dove la donna è in cura da cinque anni.

Proprio loro, martedì, quando la giovane è arrivata d'urgenza al Pronto soccorso di Nuoro con la febbre alta e difficoltà respiratorie hanno chiesto il trasferimento verso la Penisola ai colleghi barbaricini. Daniela Baingiu è in lista d'attesa per il trapianto bipolmonare. Il trasferimento, però, è stato negato dalla direzione sanitaria sarda "perché - racconta il fratello Pierpaolo - non era in pericolo di vita, nonostante il parere positivo dei medici di Malattie infettive dov'era ricoverata". Il trasporto fino ad Olbia, in ambulanza, sarebbe avvenuto solo oggi o domani.

"Abbiamo una procedura concordata con Areus, regolamenta quelli che sono i trasporti sanitari - afferma Grazia Cattina, responsabile della Assl - la direzione si è attenuta a questa".

Pierpaolo Bangiu, però, non ci sta. "Cosa aspettavano - commenta - che non fosse più trasportabile?".

"Non voglio polemizzare - aggiunge - ma capire. Perché la direzione sanitaria del San Francesco ha un protocollo così rigido riguardo il trasporto da ospedale ad ospedale nonostante la particolare condizione della paziente?".

Per i medici di Milano, l'ipotesi era un'infezione del port, un catetere permanente per le terapie in endovena. "I pneumologi di Milano hanno chiesto - prosegue il fratello - di organizzare almeno un trasporto fino all'aeroporto di Olbia». Prima il rifiuto, poi l'alternativa «in ambulanza ma martedì o mercoledì». Tardi visto che sabato a Milano c'era un posto libero. Da qui la decisione di firmare e uscire. «Perché si è perso così tanto tempo a discutere sul nulla?».
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