Segnali di speranza a San Gavino Monreale dopo l'ondata dei contagi di Covid-19 delle ultime settimane. Lo sottolinea il sindaco Carlo Tomasi che aggiorna il quadro della situazione con un nuovo bollettino: "Ci sono stati segnalati due nuovi casi di coronavirus, ma anche 25 persone dichiarate clinicamente guarite. Le persone attualmente positive sono scese a 27, di queste 25 si trovano in isolamento domiciliare mentre 2 sono ricoverate in ospedale con sintomi".

Dall'inizio della pandemia i casi totali a San Gavino sono stati 108: oltre ai 27 positivi attuali, i guariti sono 75 mentre sono sei le persone decedute. "Al momento - conclude Carlo Tomasi - le persone in quarantena, oltre i positivi, sono in totale 18, ma il dato non è definito in quanto si sta procedendo al tracciamento completo dei contatti dei positivi".

L'ospedale di San Gavino Monreale (foto Pittau)
L'ospedale di San Gavino Monreale (foto Pittau)
L'ospedale di San Gavino Monreale (foto Pittau)

VACCINAZIONI - È partita anche all'ospedale "Nostra Signora di Bonaria" la somministrazione delle dosi di vaccino anti-Covid al personale sanitario. Un segnale di speranza in un periodo in cui l'ospedale di San Gavino ha dovuto far fronte all'aumento del numero dei contagi in tutto il territorio. Il direttore sanitario Sergio Pili parla della campagna di vaccinazione: "Le dosi vengono somministrate al secondo piano della palazzina che si trova nei pressi del pronto soccorso. Siamo partiti con 30 vaccinazioni, ma ora saremo in grado di vaccinare anche 60 persone al giorno. I primi vaccini sono stati somministrati al personale sanitario della radiologia, della rianimazione e del pronto soccorso più esposti al contagio. Dopo il personale sanitario ospedaliero saranno vaccinati anche medici, infermieri e Oss degli altri servizi della Asl e tutti i medici di base".

La partenza per Bergamo dell'infermiere Paolo Cannas (foto Pittau)
La partenza per Bergamo dell'infermiere Paolo Cannas (foto Pittau)
La partenza per Bergamo dell'infermiere Paolo Cannas (foto Pittau)

Tra i primi ad essere vaccinati anche l'infermiere Paolo Cannas che, in piena pandemia ad aprile, era partito per Bergamo per offrire il proprio aiuto nell'ospedale costruito dall'associazione nazionale Alpini nella fiera della città lombarda: "Questo vaccino rappresenta una speranza per tutti e tutela gli operatori sanitari e le persone che assistiamo ogni giorno. Per me è stata un'emozione particolare dopo l'esperienza di Bergamo nella zona più martoriata dal Covid-19".
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