Tragedia sfiorata ieri sera a Serramanna.

Una donna, in preda alla disperazione, ha tentato di darsi fuoco e solo grazie al provvidenziale intervento dei carabinieri è stata evitata una fine drammatica.

Era andata al cimitero comunale e, atteso l'orario di chiusura, si era nascosta all'interno. Raggiunta la tomba in cui riposano i resti della madre, si è versata addosso della benzina. Poi, prima di appiccare le fiamme, in un momento di lucidità ha chiamato col cellulare il 112. Piangeva e minacciava di togliersi la vita. Mentre le pattuglie dei militari - quelli del posto, insieme ai colleghi di Villasor e del Radiomobile di Sanluri - venivano inviate al camposanto, gli operatori tenevano la donna al telefono, parlandole e tentando di confortarla. Intanto veniva localizzata.

I carabinieri hanno raggiunto il cimitero in pochi minuti, scavalcato il muro di cinta e infine l'hanno trovata: la 43enne era sdraiata a terra, in lacrime, con accanto il cellulare in modalità viva voce, le bottiglie vuote con tracce di benzina verde e un accendino tra le mani.

L'hanno tranquillizzata e convinta a desistere dai suoi propositi. Reperita dell'acqua, hanno diluito il carburante che impregnava volto, vestiti e capelli.

La donna è stata affidata ai sanitari del 118, intervenuti insieme ai barracelli, ed è stata portata per accertamenti in un ospedale di Cagliari.

(Unioneonline/s.s.)
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