Sono quaranta le coltellate inferte a Marisa Pireddu dal marito Giovanni Murtas, 57 anni, arrestato a Serramanna lo scorso 5 maggio con l'accusa di omicidio.

La conferma dell'accanimento dell'uomo sulla consorte, 51enne, è arrivata dall'autopsia. Sette ore di esame, effettuato dal medico legale su richiesta del pm Nicola Giua Marassi, durante le quali sono state refertate una a una le ferite, inferte con una lama artigianale, uno stiletto costruito dallo stesso Murtas, falegname, su diverse parti del corpo: braccia, gambe, tronco e collo.

Il medico legale ha anche individuato indizi del tentativo della vittima di sottrarsi al massacro, proteggendosi con le mani.

Murtas, trovato nell'abitazione accanto al cadavere della moglie gravemente ferito per aver tentato di suicidarsi con lo stesso coltello, è ancora ricoverato nel reparto di cardiochirurgia dell'ospedale Brotzu di Cagliari.

La prognosi resta riservata.

(Unioneonline/l.f.)
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