"Se mia madre fosse stata ricoverata una settimana prima, forse si sarebbe salvata". Lo ha detto, ancora scossa, Mirella Urru, 67 anni, una delle figlie di Carminetta Caddeo di Furtei, la nona deceduta della casa di riposo "Madre della Divina Provvidenza" di Sanluri, dove si sono registrati 35 casi di positività al Coronavirus.

La nonnina di 92 anni di Furtei era ricoverata da tre settimane all'ospedale Santissima Trinità di Cagliari. "Mia madre aveva una tempra forte. Ha lottato per quasi un mese fra la vita e la morte in ospedale", dice al telefono Mirella, che vive a Milano, "ho parlato con la superiora della casa di riposo. Mi ha spiegato che loro avevano chiesto una settimana prima all'Azienda per la Tutela della Salute che mia madre fosse portata in ospedale. Parole che non sarebbero state ascoltate. Per noi figli un grande rammarico. Nostra madre poteva essere salvata".

Non è l'unico pensiero per la figlia Mirella: "Non ho potuto neanche salutarla e prendere parte ai funerali a Furtei. Che tristezza. Per fortuna mia nuora Genny, aiutata dal sindaco Nicola Cau ha pensato a tutto. Suo marito, mio fratello è rimasto bloccato a Milano".

IL VIRUS - Carminetta Caddeo viveva da 5 anni nella casa di riposo sanlurese. "Negli ultimi due anni non era più voluta venire da noi a Milano", ha aggiunto Mirella, "anche se era autonoma. Sino a inizio marzo pensava da sola alla sua igiene personale, faceva lavoretti nella struttura. Si sentiva a casa, benvoluta da tutti".

All'inizio di marzo le prime febbri. "La temperatura saliva e scendeva, parlavo sempre con la superiora", ha raccontato la figlia, "la sentivo al telefono e la incoraggiavo. Poi per diversi giorni non sono più riuscita a parlare con lei. Ero preoccupata. La suora mi ha comunicato che mia madre era peggiorata. Mangiava a stento, la religiosa amorevolmente la imboccava. La mattina del 25 marzo mi hanno detto che aveva fatto colazione. Mi ero tranquillizzata. Nel pomeriggio un'ambulanza del 118 l'ha trasferita in ospedale a Cagliari".

RAMMARICO - La voce di Mirella Urru è diventata più forte e decisa: "Mia mamma stava molto male da una settimana. Se fosse stata ricoverata prima, forse sarebbe ancora viva". Ma la sessantaseienne non ha parole di accusa per le suore: "La madre superiora mi ha spiegato che avevano sollecitato il ricovero per mia madre all'Ats subito dopo il suo aggravamento, ma inutilmente. Quel giorno la superiora ha fatto proprio leva sul fatto che mia madre fosse stata sempre lucida, forte e autonoma per convincere l'azienda sanitaria a optare per il ricovero".

Parole che si uniscono all'appello del sindaco di Sanluri Alberto Urpi: "Subito un medico in questa casa di riposo»" Serve personale specializzato nella struttura di via Roma, dove 17 nonnini restano positivi al Covid-19.

IN OSPEDALE - Carminetta Caddeo è morta martedì al Santissima Trinità. "I medici per tre settimane sono stati angeli con me. Mi hanno informato costantemente sullo stato di salute di mia madre e raccontato della sua lucidità e gentilezza sino all'ultimo con tutto il personale sanitario".

La figlia di Mirella, Valentina, ha chiuso: "Nonna Carminetta è stata un esempio di grande donna per la famiglia, generosa con tutti, un cuore pieno di amore. È stata seppellita a Furtei insieme a nonno Gildo e a suo figlio Giuseppe, morto a 22 anni".

Antonio Pintori

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