Il giro del mondo, quello vero però, non quello immaginato da Jules Verne e sognato da molti, lei lo ha fatto per ben tredici volte. E probabilmente le capiterà di rifarlo ancora. Già, perché Carola Cocco, 43 anni di Samassi, lavora alla Costa Crociere in un ruolo che non sapeva neanche esistesse. "In pratica - dice - l'ho quasi inventato io". Sulla sua pagina Facebook si definisce "Istruttrice di Arti e Mestieri specializzata in terapia del colore". E non solo. Parla correntemente almeno sei lingue, e nelle mega navi vacanza il suo compito non è solo allietare le serate degli ospiti.

"Li istruisco e li preparo allo sbarco e alla visita guidata nelle città", spiega. Per questo studia tutti i santi giorni la storia dei Paesi che il suo viaggio la costringe a toccare. Dalla Papuasia al Brasile, dagli Stati Uniti alle Maldive, a Cuba fino a tutti gli angoli del pianeta. "Abitualmente mi documento sulla storia, sui personaggi e sui costumi della popolazione che andremo a incontrare una volta sbarcati. E lo racconto ai passeggeri che poi saranno accompagnati nelle visite guidate in città o nei siti più significativi di ogni Paese".

SCELTA DI VITA - Un diploma al liceo Artistico, corsi di terapia del colore e laboratori in cui mettere in pratica creatività e manualità. E poi una grande, immensa curiosità. "Quindici anni fa ho inviato il mio curriculum alla società che mi ha convocato per un colloquio. Sono stata subito arruolata e poi formata. Non avevo idea di cosa avrei potuto fare su quella città galleggiante. L'entusiasmo, la mia voglia di conoscere e di imparare qualcosa di nuovo mi hanno dato la spinta necessaria".

Non deve essere facile stare in mare per mesi, lontano da casa e dagli affetti. "No, all'inizio non lo è stato, ma poi guardi oltre, sapendo che comunque tornerai. Certo, in tutto questo tempo ho trascorso più Natali e Pasque con gli ospiti che con la mia famiglia. Ma non ho rimpianti, i miei mi capiscono. È la vita che ho scelto e mi sta bene così".

ORIGAMI CHE PASSIONE - Durante la navigazione bisogna riempire il tempo senza permettere che i crocieristi si annoino o diano segni di insofferenza. "Tra le altre cose, ho appreso l'arte dell'origami, che non è una semplice piegatura della carta ma ha radici nello shintoismo e un significato molto profondo, e la insegno non solo ai nostri ospiti ma anche ai ragazzi delle scuole di Samassi e Sanluri, dove ho fatto alcuni laboratori". Animazione e cultura, dunque, in un contesto diverso dal quotidiano ma non per questo meno stimolante.

MIGRANTI - Non solo rose e fiori. "Tre anni fa - ricorda Carola Cocco - la nostra nave ha incrociato un barcone con una quarantina di migranti nello stretto di Messina. Siamo riusciti a portarli a bordo con l'aiuto della guardia costiera. Non dimenticherò mai lo sguardo di un bimbo in braccio alla madre: aveva il viso coperto di salsedine, la pelle secca e gli occhi spalancati dal terrore. Mi son chiesta perché queste persone che attraversano il mare alla ricerca di un futuro migliore non debbano essere aiutate. Trovo disumani certi comportamenti".

FORTUNA GUADAGNATA - Adesso, in Costa Crociere, è diventata una dirigente del settore animazione, un conferenziere d'alto mare. Passa la gran parte dell'anno su una nave e non si lamenta. "Quando torno a casa, lo faccio appena posso, mi sento dire da qualcuno che sono una fortunata. Vero, ma io questa fortuna me lo sono guadagnata. Ho creduto in me stessa, a differenza di molti che si fanno prendere dalla paura, e ho saputo gestire lo stress. La vera fortuna che ho e che apprezzo è il non sentire la fatica, il divertirmi mentre lavoro. Se avessi fatto altro sarebbe stato diverso".

A quando il prossimo giro del mondo? "Non so, ma non credo che passerà molto tempo. So che nel 2021 sarò a New York per iniziare un viaggio lungo qualche mese".

Vito Fiori

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