Lei aveva deciso di lasciarlo e allora lui, in collaborazione con un amico, ha iniziato a perseguitarla, arrivando anche ad incendiarle la casa.

Il rogo era stato appiccato il 13 aprile 2018, in via Guido Rossa a Villacidro. Ora per il responsabile e il suo complice, rintracciati dai carabinieri, sono scattate le manette.

Si tratta di un operaio 30enne di Villacidro e di un suo conoscente di 20 anni, disoccupato.

Il primo è stato trasferito nel carcere di Uta, dove il secondo è già rinchiuso perché, nei mesi successivi al rogo, è finito nei guai per una serie di furti nei negozi, compiuti sempre nella zona di Villacidro.

Secondo quanto ricostruito dagli uomini dell'Arma, il 30enne non poteva accettare la fine della lunga relazione con la compagna, da cui aveva avuto anche tre figli.

Dunque ha iniziato a "stalkerizzarla" e a minacciarla, con l'obiettivo di farle cambiare idea.

Di fronte all'ennesimo rifiuto, assieme al giovane avrebbe allora deciso di passare dalle parole ai fatti, appiccando il fuoco all'abitazione di lei.

Un incendio domato dai vigili del fuoco, ma che aveva messo a repentaglio anche la vita di un uomo e di suo figlio.

Ora il 30enne dovrà rispondere di atti persecutori, incendio e tentato omicidio. Il 20enne, invece, oltre alle accuse per cui sta scontando la pena, anche di atti persecutori e tentato incendio.

(Unioneonline/l.f.)
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