Arresto convalidato e obbligo di firma: è la decisione del gip di Tempio, Marco Contu, per l'imprenditore Pierangelo Contu e per la compagna, accusati di detenzione di dieci chilogrammi di marijuana.

Nel corso dell'udienza di convalida, il difensore dell'imprenditore, l'avvocato Lorenzo Simonetti, ha fatto emergere una situazione che, in realtà, riguarda l'intero settore della vendita della Cannabis legale. Il giudice ha tenuto conto delle argomentazioni della difesa.

Pierangelo Contu non è uno spacciatore, ma il titolare di una attività, aperta a Olbia, che commercializza prodotti a base di Cannabis light. La sostanza che gli è stata sequestrata, per la quale non c'è ancora una perizia che accerti definitivamente il principio attivo, secondo la difesa è legale e non ha le caratteristiche delle sostanze stupefacenti illecite. Il problema è che una sentenza della Cassazione (l'ennesima sulla questione) ha stabilito che anche la Cannabis sativa con un basso indice Thc, se non ha una finalità di utilizzo tessile o industriale, è illegale.

Le sentenze della Corte Suprema in materia, talvolta contraddittorie, creano problemi seri al comparto della Canapa industriale e al settore commerciale dei derivati legali. Si tratta di una questione controversa anche per le stesse forze dell'ordine.
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