Un controllo effettuato all'ingresso del porto di Olbia da parte della Polizia di Stato e della Guardia costiera ha permesso di recuperare e mettere sotto sequestro 150 chili di pescato diretto nella penisola.

Un furgone frigo è stato fermato dagli agenti: da una prima verifica gli agenti del Distaccamento Polizia Stradale di Olbia hanno constatato la presenza del prodotto ittico e hanno quindi chiesto la collaborazione degli ispettori del 15° Centro Controllo Area Pesca della Direzione Marittima di Olbia – Guardia Costiera per sottoporre il carico a un’ispezione approfondita. A bordo del furgone c'erano numerosi contenitori in vetro contenenti polpa di riccio, aragoste vive e altro pescato locale.

Sotto sequestro sono finiti 17 chili di polpa di riccio di mare (ricavata da circa 14.000 esemplari), 17 aragoste vive, 110 chili di polpo e diverse casse di altre specie ittiche quali caponi, triglie.

All'azienda sono state elevate sanzioni amministrative per un totale di 3mila euro.

Sono in corso ulteriori accertamenti da parte degli Ispettori del 15° Centro Controllo Area Pesca della Direzione Marittima di Olbia con gli agenti della Polizia Stradale per verificare la provenienza del pescato e, in particolare, della polpa di riccio sequestrata; il prelievo è infatti rigidamente disciplinato dalla normativa nazionale e regionale a salvaguardia dell’ambiente, della sostenibilità futura della filiera e dell’ecosistema marino.

Le aragoste, ancora vive, saranno reimmesse in mare nella zona di protezione integrale dell’A.M.P. di Tavolara – Punta Coda Cavallo mentre il restante prodotto ittico verrà sottoposto ad accertamento della commestibilità da parte del competente servizio Assl. L'altro pescato è stato donato alla Cittadella della Carità di Olbia, alla Comunità Arcobalena e alla Mensa Vincenziana.

(Unioneonline/s.s.)
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