Il fascicolo è stato aperto nei giorni scorsi a Tempio e riguarda l'episodio avvenuto intorno all'1.30 del 15 agosto, a bordo di un traghetto della Delcomar in procinto di partire da La Maddalena per Palau. I pm galluresi stanno esaminando i fatti descritti dal personale della compagnia e riguardanti Daniela Martani, la ex dipendente di Alitalia ed ex concorrente del reality Il Grande Fratello. Martani è stata denunciata per la vicenda che lei stessa ha documentato con un video postato sul suo profilo Facebook.

I fatti

Al procuratore di Tempio Gregorio Capasso è stato segnalato che l'ex hostess, dopo essersi rifiutata di indossare la mascherina nella sua auto in attesa dell'imbarco, avrebbe ripetutamente insistito per visionare il regolamento del traghetto. Il personale Delcomar parla di interruzione di pubblico servizio. La donna, il suo filmato lo documenta, viene invitata a rispettare le disposizioni anti Covid e a non rallentare l'imbarco. I magistrati galluresi stanno valutando la condotta della ex gieffina, ma nulla trapela dagli uffici giudiziari sulle attività in corso.

La denuncia

La Delcomar aveva annunciato la decisione di segnalare l'episodio del 15 agosto alla Procura. Anche Daniela Martani aveva annunciato un esposto. Ecco il post pubblicato da Martani su Facebook dopo una nota stampa di Delcomar del 17 agosto: «In relazione alla nota stampa diffusa dalla compagnia di navigazione Delcomar ribadisco quanto segue: la mia macchina si trovava fuori dall'ingresso della nave quando mi è stato chiesto di esibire il biglietto con l'obbligo di indossare la mascherina. I cartelli che specificano l'obbligo di portare la mascherina si riferiscono al momento in cui ci si trova a bordo, non viene puntualizzato in alcun modo di doverla indossare in macchina prima di salire».

La giustificazione

Riguardo al tempo perso, aggiungeva: «Il ritardo della nave è stato esclusivamente causato dal comandante il quale ha deciso di chiamare i carabinieri del comando de La Maddalena, che non sono mai arrivati. Solo dopo una mezz'ora di discussioni in cui chiedevo di visionare il regolamento che prevedesse questa coercizione inesistente, mai mostratomi, il comandante ha deciso di farmi salire. All'arrivo a Palau si sono presentati i carabinieri che mi hanno identificata prendendo le mie generalità. Come libera cittadina italiana anche io tutelerò i miei diritti nelle sedi opportune».

Andrea Busia

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