È intervenuto anche Lucio Presta, agente dello spettacolo e marito di Paola Perego, nella vicenda dei contagi nati in discoteca a Porto Rotondo.

''Il figlio di mia moglie - scrive su Facebook - è uno dei 2 dj delle serate in Sardegna ed Argentario, gli comunicano che alcuni dei partecipanti, gli organizzatori e l'altro Dj risultano positivi al Covid, applica protocollo e chiama il medico di base, che ti prescrive tampone, chiama lo Spallanzani per dare dati e chiede che gli venga fatto un tampone. Risposta: la chiamiamo noi e non si sente più nessuno, allora richiama e gli dicono vada in fila Drive in più vicino per fare tampone, eseguo con mascherina e protezioni individuali, sei ore di fila in auto ed eccoci tocca a lui, ma sono le 20, devono chiudere torni domani, anzi lei non dovrebbe uscire di casa perché potenziale positivo, lui replica ma io ho chiamato e mi hanno detto di venire qui, ok, va bene torni domani mattina alle 8.30. Nel frattempo siamo al quarto giorno, chiudere subito discoteche! Perfetto, ma intanto questo ragazzo che ha seguito il protocollo che voi avete previsto in questi casi, che deve fare? Interessa a qualcuno o facciamo un po' come cavolo ci pare? Vogliamo accertare che lui e gli altri possano essere certi se sono positivi o no e comportarsi come si deve a seconda del caso? Anche stavolta ci vorrà un pizzico di fortuna e tanta pazienza''.

(Unioneonline/F)
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