Un detenuto sardo protagonista di due gravi episodi avvenuti a fine anno nel carcere di Torino.

L'uomo ha tentato il suicidio alla vigilia di Natale e ci ha riprovato l'ultimo giorno dell'anno. Sono stati gli agenti della Polizia penitenziaria in servizio nel carcere piemontese a salvarlo.

La prima volta l'uomo ha cercato di strangolarsi usando delle coperte, mentre il secondo tentativo di suicidio è avvenuto nel bagno della cella con l'utilizzo di piccolo cavo metallico staccato dallo scarico del water. L'uomo in passato è stato arrestato più volte a Cagliari e in Gallura, anche con l'accusa di avere messo a segno numerosi furti in Costa Smeralda.

Il caso, insieme ad altri episodi avvenuti negli ultimi giorni, è al centro di una dura nota dell'Osapp (Organizzazione Sindacale Autonoma Polizia Penitenziaria). Che denuncia: "Quanto ripetutamente accaduto è il risultato di una politica attuata in assoluto dispregio delle condizioni di lavoro del personale di Polizia Penitenziaria, che spesso è lasciato solo nelle sezioni detentive, ad operare in assoluta ristrettezza di mezzi e di supporti, anche con 100/150 detenuti alla volta e con detenuti di estrema pericolosità. Gli agenti di Polizia Penitenziaria - aggiunge l'Osapp - sono completamente abbandonati, a fronte di un sovraffollamento di oltre il 30 per cento della popolazione detenuta, con casi particolari e psichiatrici. La situazione è sempre più drammatica, chiediamo l'intervento immediato del ministro Bonafede".
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