Andavano all'esame della patente armati di auricolari e cellulari, collegati in diretta con un suggeritore esterno.

A fornire tutta l'attrezzatura elettronica per farsi dire le risposte da casa erano cittadini stranieri, egiziani, marocchini, indiani e bengalesi, sparsi nel Nord Italia ma scoperti anche a Olbia.

Oltre cento persone, anche loro straniere e disposte a pagare fino a 2.500 euro, avrebbero ottenuto così la licenza di guida.

A far partire l'indagine "Cheope" dei carabinieri a Varese è stato un intervento del Radiomobile durante una sessione d'esame in Motorizzazione a Varese nel gennaio scorso, che ha permesso di denunciare un giovane egiziano bloccato con auricolare e due telefonini con cui chiedeva le risposte a un suggeritore.

Sono 40 in totale gli indagati in Sardegna e in altre tre regioni.

(Unioneonline/D)
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