Esposto alla Procura della Repubblica di Tempio e lettera al presidente della Repubblica, Sergio Mattarella: il Comune di Loiri Porto San Paolo ha deciso di procedere con una segnalazione a carico di ignoti per l'accostamento di un delicato caso di affido familiare (fatti avvenuti nel centro gallurese) e la vicenda di Bibbiano.

Gli amministratori comunali chiedono ai pm di verificare la condotta del ministro dell'Interno, Matteo Salvini, che, secondo il sindaco di Loiri, Francesco Lai, ha accostato arbitrariamente l'episodio avvenuto in Sardegna (attraverso un post su Facebook) con i fatti al centro delle indagini su una serie di presunti affidi illegali avvenuti nel paese del Reggiano.

Lai afferma: "Strumentale, improprio e oltraggioso qualunque accostamento tra il Comune di Loiri Porto San Paolo e i suoi servizi sociali con il 'Caso Bibbiano'. Agiremo nelle opportune sedi, giudiziarie e istituzionali, per tutelare l’integrità dell’istituzione comunale che abbiamo la responsabilità di rappresentare e la professionalità di tutte le persone che all’interno dell'Ente si spendono a tutela della collettività e dell’interesse pubblico, nel rispetto della legge".

Dopo la pubblicazione del post di Salvini, secondo gli amministratori loiresi, è partito "un crescente e inarrestabile linciaggio mediatico a cui si sono aggiunte dichiarazioni di odio, istigazione alla violenza e minacce nei confronti dei professionisti del Comune, esecutori del temporaneo allontanamento del minore dal nucleo familiare, e dei rappresentanti dell'ente stesso".

Il Comune ha segnalato anche la divulgazione di un video che mostra il minore, mentre viene portato via dalla casa del padre per essere affidato alla madre.

Il legale del Comune gallurese, il penalista Giampaolo Murrighile, ha dichiarato: "Gli amministratori e gli operatori socio assistenziali hanno agito in piena legalità e rispetto della legge. Hanno avuto personale premura e sensibilità per il fatto umano che ha riguardato questa complicata vicenda giudiziaria. È’ inaccettabile l’accostamento con i fatti del ‘caso Bibbiano’ e ancora più grave è che ciò possa anche solo essere stato insinuato da autorevoli cariche delle nostre istituzioni".
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