Per il sindaco Settimo Nizzi il sogno è questo. Un sogno realizzabile che si chiama Piano Urbanistico Comunale, che la "sua" Olbia non può permettersi di non avere. Una città che avanza a grandi falcate come nessun'altra, che necessita di riqualificazione, che dovrà attendere i suoi nuovi abitanti (10.000 nel giro di pochi anni) con vesti rinnovate, sostenibili e trafficabili al tempo stesso.

La Olbia futura che il primo cittadino ha presentato prevede sopraelevate giù, razionalizzazione delle aree agricole con sbarramento alle seconde case nell'agro ma anche nel litorale, contenimento dei centri urbani, portualità turistica ampliata, alberghi a cinque stelle nelle zone costiere, piste ciclabili e viabilità rivoluzionata con metropolitane di superficie.

Questo il nuovo Piano Urbanistico che Nizzi vuole, a cominciare dall'abbattimento dei due viadotti e il loro interramento sottomarino che libererebbe la visuale consentendo di godere di Tavolara, del mare e di nuovi porticcioli turistici in zona Mogadiscio, con la riqualificazione del Cantiere Moro e dal molo Brin in poi.

Quindi raddoppio dei posti barca di Sa Marinedda e inizio, previo beneplacito del Asdp, degli escavi per la canaletta che darà al molo 1 bis la possibilità di far attraccare maxi yacht. Zero seconde case nelle campagne e sulla costa. Qui in progetto megalberghi extralusso per offrire quei posti letto di qualità che mancano (ce ne sono solo 2400 sul litorale).

La nuova Olbia dovrà essere ripopolata nelle zone "vuote" che le cinque assi di sviluppo hanno lasciato. Non solo palazzi, ma anche zone verdi perché l'abitato possa rigenerarsi e affacciarsi su aree pulite.

Una metropolitana di superficie collegherà il centro con il porto e l'aeroporto; e tante piste ciclabili.

Capitolo a parte le frazioni come Berchiddeddu, San Pantaleo e Rudalza che non modificheranno sostanzialmente lo stato dei fatti. "Per Berchiddeddu - spiega Nizzi - la possibilità di costruire case in aree b speciale con cubature limitate per chi vuole stare in paese". Storia diversa per il borgo di Porto Rotondo che da località turistica potrebbe diventare centro abitato.
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