Le pene più pesanti sono state chieste nei confronti dei presunti promotori dell'associazione a delinquere finalizzata all'organizzazione di rapine ai furgoni portavalori.

Trent'anni di carcere, il massimo previsto per la somma dei reati, sollecitate nei confornti dei presunti capibanda Giovnani Olianas, ex vicesindaco di Villagrande, Luca Arzu e Angelo Lostia.

Il pubblico ministero della Direzione distrettuale antimafia di Cagliari, Danilo Tronci, ha chiesto condanne per oltre 3 secoli di relcusione ai 26 imputati del maxi-processo per una lunga scia di rapine che vanno dall'ottobre del 2013 sino al 2016.

Condanne pesantissime, ma leggermente più lievi, sono state proposte anche nei confronti di altri presunti componenti della banda: il pm ha ipotizzato 24 anni di carcere per Sergio Arzu, Fabrizio Manca, Gianluigi Olianas e Mario Pirari.

Gli altri imputati oscillano tra i 18 anni e i 2 anni e 4 mesi per quelli con posizioni minori.

Tra i colpi contestati al gruppo, che avrebbe usato anche armi da guerra, ci sono la rapina alla sede della Vigilanza Sardegna di Nuoro (14 ottobre 2013, con un bottino di cinque milioni di euro), il tentativo di assalto alla Mondialpol di Arzachena (27 luglio 2015), il colpo al portavalori della Vigilpol sulla Statale 131 a Bonorva (primo settembre 2015, bottino 500 mila euro), le tentate rapine a portavalori a Siligo e Barbusi (il 23 novembre e il primo di dicembre 2015) e gli assalti falliti ad altri blindati Mondialpol (il 7 dicembre 2015 sulla Ardara-Siligo e il 21 dicembre 2015 sulla Olbia-Sassari).

Da venerdì, per tre giorni, il pm Tronci ha ricostruito quello che a suo avviso sono le prove venute fuori da ore e ore di intercettazioni, concludendo con richieste di condanne pesantissime.

Da domani la parola passa alle difese.
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