Nel 2012 è finita dentro un'inchiesta delle Fiamme Gialle con pesanti contestazioni: Flavia Conti, 52 anni, coordinatrice del Centro unico prenotazioni (Cup) della Asl di Olbia (oggi Assl), era accusata di essere una truffatrice per avere raggirato il suo datore di lavoro, assentandosi sistematicamente dal suo ufficio e ottenendo esenzioni non dovute per visite specialistiche.

Il processo celebrato davanti al giudice di Tempio, Francesca Bechere, ha messo in evidenza una situazione che lo stesso pm ha definito kafkiana.

Flavia Conti, difesa dagli avvocati Sebastiano Chironi e Franco Luigi Satta, è stata assolta con la formula più ampia.

Di fatto, la dirigente è stata portata davanti al Tribunale, senza che vi fossero prove a sostegno delle accuse di truffa e violazione delle norme sulla privacy.

L'avvocato Chironi ha dimostrato che la sua assistita andava a Palau, non per assentarsi dall'ufficio, ma perché ci abitava, inoltre si recava spesso in altre località costiere della Gallura, perché la Asl ha una rete di uffici periferici.

Inoltre, Flavia Conti non era tenuta a rispettare orari di entrata e uscita dall'ufficio, in quanto dirigente.

Per quanto riguarda le esenzioni dal ticket non dovute, Chironi ha provato che le visite specialistiche sono state pagate dalla sua assistita.

L'assoluzione è arrivata alla fine di una vicenda giudiziaria durata sette anni

Andrea Busia
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