«Ho sbagliato e chiedo scusa. Da questo momento rimetto il mandato nelle mani del presidente perché voglio evitare che un mio errore possa essere utilizzato per una strumentalizzazione politica verso il governatore Solinas».

Davanti al pm

Dopo essere stato sentito per quaranta minuti dal magistrato, il sindaco di Mandas e direttore generale degli Enti locali in Regione, Umberto Oppus, ha rimesso il suo incarico nelle mani del Governatore, Christian Solinas, scusandosi per la sua presenza al pranzo di mercoledì 7 marzo alle Nuove Terme di Sardara. Un banchetto vietato dalle norme anti-Covid previste per la zona arancione: una quarantina di persone, tra dirigenti regionali, vertici sanitari, manager di Enti strumentali e militari - durante il pranzo - è stata sorpresa dalla Guardia di Finanza di Sanluri. Metà è riuscita a dileguarsi, ma i finanzieri ne hanno identificato 19 che hanno presentato autocertificazione e rischiano la sanzione.

Le scuse pubbliche

«Sono stato invitato e non pensavo ci fossero tutte quelle persone. È stato un grave errore», ha ammesso Oppus al termine del suo faccia a faccia con il pubblico ministero Giangiacomo Pilia, titolare del fascicolo contro ignoti che la Procura ha aperto per far luce su quell'incontro tra persone diverse ma che avevano, come unico elemento comune, il fatto di trovarsi (o di esserlo stato) in posizioni di vertice in organi strategici dell'amministrazione regionale, Enti strumentali, aziende sanitarie, società partecipate ed esercito. «Al pubblico ministero», ha proseguito il sindaco di Mandas, «ho riferito tutta la verità, senza nascondere nulla. Sono stato invitato e non pensavo ci fossero tutte quelle persone. Quando qualcuno mi ha detto che c'era la finanza che controllava i documenti, me ne sono andato. Ma senza saltare da nessuna finestra». Al sindaco di Mandas, però, resta il dubbio. «Rispetto le istituzioni e pagherò per l'errore, però mi dispiacerebbe se fosse vero che chi è venuto a controllare stesse cercando solo me». Davanti al magistrato, il dirigente regionale - sentito come persona informata sui fatti - ha risposto a tutte le domande degli investigatori. «Pensavo di trovare cinque o sei amici», ha concluso Oppus, «in realtà quando ho visto che c'era tutta quella gente avrei dovuto andarmene. L'errore mio è stato quello».

Gli altri testimoni

L'indagine è stata aperta dalla Procuratrice Maria Alessandra Pelagatti per far luce sull'accaduto: un fascicolo senza indagati e al momento senza ipotesi di reato. Ieri sono stati ascoltati anche altri due testimoni: il commissario della Provincia di Sassari, Pietrino Fois, e l'ex assessore regionale agli Enti locali, Cristiano Erriu. Nel primo caso si sarebbe trattato di un esame breve e molto concitato. Erriu, invece, è rimasto per oltre un'ora con gli investigatori: nei giorni scorsi si è scusato per la partecipazione, ma ieri avrebbe aggiunto di essere stato invitato da Salvatore Corona, fratello di Giovanni, il gestore del complesso termale, e anch'egli presente al pranzo.

Dall'esame dei testimoni di ieri è saltato fuori anche il nome di un altro commensale: è Luigi Puddu, eletto lo scorso 19 febbraio alla carica di direttore artistico del Teatro Lirico di Cagliari.

Francesco Pinna

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