Via libera del consiglio regionale all'emendamento della Giunta regionale sarda all'articolo 2 del Piano casa che "salva" la fascia costiera, eliminando i premi volumetrici nelle case e negli alberghi previsti, invece, nel testo uscito dalla commissione urbanistica.

Gli ampliamenti sono consentiti nelle zone turistiche, ma solo oltre i 300 metri dalla battigia e fino a un massimo di 150 metri cubi. Questo, per quanto riguarda le case. Per le strutture ricettive, oltre la zona protetta, bisognerà attendere l'esame dell'art. 3.

Un dietrofront, quello della giunta Solinas, non condiviso da tutta la maggioranza di centrodestra, in particolare da Forza Italia e Fratelli d'Italia, che comunque alla fine si sono adeguati.

Per quanto riguarda le nuove regole, l'emendamento approvato va in pratica a sostituire tutto l'articolo 2 e disciplina anche i premi in centri storici, capannoni industriali e commerciali.

Nel primo caso il bonus sarà del 25% fino a un massimo di 90 mc nei Comuni che abbiano adeguato il piano particolareggiato dei centri storici al piano paesaggistico regionale.

Prevista una ulteriore premialità: il 10% in caso di efficientamento energetico o in caso di utilizzo del 35% di materiali primari prodotti nell'Isola. Nei capannoni industriali incrementi fino al 25% (o al 40 in caso di solai interni), fino al 25% anche in quelli commerciali (al 30 con solai interni).

Per le abitazioni dei disabili sono consentiti aumenti fino a 150 metri cubi. Via libera anche a quella che l'opposizione ha definito come grave speculazione edilizia, ovvero la compravendita dei volumi: i crediti volumetrici possono essere ceduti tra proprietari di unità immobiliari diverse che facciano parte dello stesso edificio o complesso edilizio, o della stessa lottizzazione.

(Unioneonline/l.f.)
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