Rischi idrogeologico, sismico e geomorfologico non calcolati e cartografia non aggiornata. Lo studio sul quale si basa la realizzazione di depositi di scorie nucleari in Sardegna è quantomeno superficiale.

"Da approfondire" c'è scritto nelle schede elaborate dalla Sogin preludio alla realizzazione di 14 depositi in 22 comuni dell'Isola sparsi tra Cagliari e Oristano. In queste condizioni è anche solamente impensabile ipotizzare quanto pubblicato sulla Carta nazionale delle aree potenzialmente idonee a ricevere le scorie nucleari, approvata dai ministeri dello Sviluppo e dell'Ambiente.

Perché se è vero che la Sardegna ha un basso rischio sismico (anche se non nullo) è altrettanto vero che la probabilità che si verifichino alluvioni è molto elevata. Per non parlare delle falde acquifere delle quali spesso non si conosce la posizione e la portata. Ed è ben noto che il nemico numero uno delle scorie nucleari è proprio l'acqua.
© Riproduzione riservata