"Dal 2016 al 2019 non è stato fatto nulla, abbiamo trovato incongruenze e insensatezze progettuali da cancellare, azzerando tutto per dare allo sviluppo della città un senso e una sostenibilità".

È un bilancio di fine anno al vetriolo quello del sindaco di Sassari, Nanni Campus. Celebrato il lavoro fatto per contrastare l'emergenza sanitaria, il sindaco nasconde le crepe affiorate in maggioranza, spara sul centrosinistra - alla guida della città per 14 anni, dalla fine del suo precedente mandato - e replica al centrodestra, perdente nelle elezioni che hanno promosso il suo progetto civico.

"Non giro per la città? Quello era lo stile di chi mi ha preceduto, per fare campagna elettorale per le regionali", afferma. "Qualcuno c'è riuscito brillantemente, qualcuno è stato trombato", dice di Gianfranco Ganau, sindaco dal 2005 al 2014 e poi a Cagliari, e a Nicola Sanna, sindaco dal 2014 al 2019 poi bocciato alle regionali.

"Io lavoro, ricevo le relazioni degli assessori, le segnalazioni dei consiglieri - afferma - solo così ho potuto azzerare tutto e ripartire".

INVESTIMENTI - Campus cita i milioni di euro salvati affinché la metropolitana di superficie arrivi a Li Punti e i 28 milioni di euro per il centro intermodale, poi affonda. "Sono stati investiti 10milioni di euro per ristrutturare il PalaSerradimigni, ma senza soldi, con un mutuo da 4milioni per cui paghiamo interessi da due anni senza fare niente, abbiamo dovuto chiedere noi alla Regione gli altri 6". Eppure "ne avremmo fatto a meno, in favore di strade e altre opere", spiega. "Abbiamo affidato gli impianti sportivi alle società purché li ristrutturino, li adeguino e li amplino, a tutte tranne la Dinamo con Banco di Sardegna, Reale Mutua e altri sponsor, Stefano Sardara avrebbe fatto una cittadella sportiva, invece ristrutturiamo il vecchio palazzetto a spese del Comune".

Il sindaco annuncia "un piano contro il rischio idrogeologico, perché senza alcuni progetti non hanno senso". Parla di edilizia scolastica, Piano delle periferie e piste ciclabili, "realizzate senza un piano urbano della mobilità sostenibile e un piano del traffico". Cita la revisione dell'appalto di igiene urbana, le maggiori risorse per il verde pubblico, la ricalibratura del progetto per il mercato civico. Rivendica di aver dato una struttura alla Rete Metropolitana. "Non c'era niente", attacca.

Boccia i progetti per le zone F4. "No a villaggi a 20 metri dal mare, ripartiamo da zero e valorizziamo le borgate turistiche".

Quanto alla zona industriale, "si stava consentendo di tutto, uccidendo il centro storico".

(Unioneonline/L)
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