Si partirà dalle Province più piccole per finire con Cagliari e Sassari entro il 20 gennaio, prima comunque che prenda il via il piano delle vaccinazioni anti-Covid. Oggi la campagna di screening di massa annunciata sabato dal presidente Solinas sarà al centro di un incontro in videoconferenza tra il virologo Andrea Crisanti, che da qualche giorno collabora con la Regione per mettere a punto il programma, e il commissario straordinario dell'Ats Massimo Temussi. Il vertice al quale prenderà parte anche l'assessore alla Sanità Mario Nieddu dovrebbe tenersi nel pomeriggio, in un secondo momento sarà allargato ai referenti dei laboratori sardi e degli uffici di igiene pubblica.

Logistica e personale

Si discuterà della logistica, di chi dovrà somministrare i test, dove e come. Dettagli che ancora non trapelano perché, trattandosi di informazioni fondamentali per la popolazione, l'Amministrazione intende attivare un piano di comunicazione massivo anche acquistando spazi nei media. L'ipotesi è che saranno utilizzati locali dove sia possibile evitare gli assembramenti: di sicuro i drive-through allestiti dall'Esercito. Da capire anche se il personale addetto alla somministrazione dei test antigenici rapidi sarà sufficiente per affrontare tutta la campagna. Ovviamente sarebbe meglio se lo screening non si sovrapponesse alla vaccinazione anti-Covid a tappeto, inoltre - ancora una volta - saranno i medici di base a fare la differenza: se saranno disposti a partecipare il problema non dovrebbe porsi, in caso contrario l'Ats potrebbe decida di reclutare nuovo personale.

Test a scaglioni

I test ordinati arriveranno a scaglioni, la prima partita da 100/150mila unità già questa settimana, le altre da 200mila test nelle settimane seguenti. Si tratta di tamponi rapidi di due tipologie: il primo tipo è un tampone orofaringeo rapido in grado di fornire l'esito entro 13 minuti. Costa 1,29 euro. Gli altri sono test antigenici rapidi, sempre 13 minuti di attesa, che effettuano l'analisi del campione tramite un piccolo apparecchio elettrico, del costo complessivo di 3,63 euro l'uno. Il grado di affidabilità è altissimo. I tamponi del primo tipo possono essere utilizzati anche all'aperto, in qualsiasi tipo di postazione, mentre i secondi necessitano di corrente elettrica.

Entro il 20 gennaio

La Regione intende partire subito, tra Natale e Capodanno in alcuni paesi del centro Sardegna particolarmente colpiti dal virus e l'obiettivo è di concludere nelle prime tre settimane di gennaio. Ogni cittadino ripeterà il test almeno due volte a distanza di una settimana o dieci giorni. Chi risulterà positivo si sottoporrà anche a tampone molecolare. Le persone positive asintomatiche o con pochi sintomi, dovranno essere ospitate in strutture ad hoc (come i Covid hotel) per evitare che possano contagiare i familiari. In questo modo la trasmissione del virus dovrebbe ridursi di molto sempre che alla somministrazione sia abbinato un corretto tracciamento dei contagi.

Roberto Murgia

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