Gli sforzi della Regione in queste ore si concentrano su due temi in particolare: il personale medico e i posti letto.

Per quanto riguarda il primo punto, sono state oltre 700 le domande arrivate alla scadenza del bando Ats per l'assunzione di medici abilitati ma non specializzati. Per il secondo, domani apre il sesto reparto Covid al Santissima Trinità di Cagliari, unico presidio del sud Sardegna dedicato ai pazienti positivi.

E sempre da domani, ha anticipato il presidente Christian Solinas, partirà l'iter per le assunzioni dei medici: "Gli incarichi dureranno sei mesi e potranno essere prorogati a seconda del protrarsi dell'emergenza. La salute dei cittadini è il bene più prezioso da difendere, in un quadro difficile a causa della pressione che la pandemia sta esercitando sui nostri ospedali. La Sardegna ha ripreso a investire sulla Sanità dopo anni di tagli i cui effetti sono ancora oggi sotto gli occhi di tutti e appaiono ancora più evidenti in un'emergenza senza precedenti per l'Isola e per il Paese".

"Inizieremo immediatamente ad esaminare le domande pervenute - ha aggiunto l'assessore della Sanità, Mario Nieddu - e rafforzeremo ogni ambito territoriale. Non abbiamo posto un limite al numero di incarichi da assegnare e recluteremo tutto il personale necessario".

Ma l'amministrazione regionale si dice pronta inoltre a incrementare i posti nei vari presidi Covid dell'Isola sino a 590 tra intensiva e non. Nell'ultimo aggiornamento da parte dell'Unità di crisi, sono attualmente 382 quelli occupati. Tra le ipotesi che trapelano ci sono quelle dell'apertura di reparti all'ospedale Binaghi di Cagliari.

La percentuale di posti occupati, ossia quella da non superare per mantenere la pressione accettabile, è pari al 30%: la Sardegna al momento è al 24.

A Nuoro intanto c'è un nuovo esposto in Procura degli infermieri del Nursing, in cui denunciano "la drammatica situazione al Pronto soccorso dell'ospedale San Francesco: colleghi allo stremo e in servizio senza adeguati dispositivi di protezione".

Da inizio emergenza nell'Isola i casi di positività complessivamente accertati sono stati 10.456. Nell'ultimo bollettino si registrano 302 nuovi contagi e altre 4 vittime.

I casi più delicati sono quelli della casa protetta a Castelsardo, gestita dalle suore a Lu Bagnu, dove ci sono 18 casi di coronavirus tra suore, personale e ospiti. E c'è anche una donna originaria di Siligo che è morta mentre era ricoverata all'ospedale di Sassari. E poi a Oristano un'altra suora di 94 anni ha perso la vita, era tra le religiose dell'istituto del Sacro Costato, istituto che è stato chiuso.

Anche Elmas piange una vittima, la terza in paese, nella giornata di oggi: un uomo di 78 anni che era ricoverato a Cagliari.

A Cagliari il sindaco ha deciso per la chiusura di tre scuole: il Convitto nazionale e gli istituti comprensivi Satta e Santa Caterina.

Al Mater Olbia, invece, cresce la dotazione di posti letto dedicati ai pazienti Covid-19 che passano da 14 a 22: 14 in degenza ordinaria e 8 in terapia su intensiva. L'informazione è stata già inviata dalla direzione sanitaria all'Ats e all'assessorato dell'igiene e Sanità e dell'Assistenza Sociale della Regione Sardegna.

"Tutti i posti letto dedicati ai pazienti Covid - spiega una nota - sono allocati in un reparto completamente isolato dal resto dell’ospedale, in ambiente a pressione negativa e sono assistiti da personale dedicato esclusivamente a questo settore. Equipe che oggi si arricchisce di due nuovi medici, uno inviato dall’azienda ospedaliera Brotzu di Cagliari e uno assunto dal Mater Olbia".

Naturalmente, si aggiunge, "non si arrestano le ordinarie attività diagnostiche e l’assistenza ospedaliera a favore di tutti i pazienti non Covid e non vengono nemmeno sospesi i nuovi ricoveri, in costante e prudente equilibrio tra la necessità di soddisfare la domanda di prestazioni sanitare 'ordinarie' e la sicurezza di sanitari e pazienti nella delicata organizzazione e gestione delle aree destinate a trattare i malati Covid".

(Unioneonline/s.s.)
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