Un boato e l'asfalto va giù. Davanti agli occhi dei passanti, a breve distanza dalle auto parcheggiate di fronte ai palazzi. Momenti di paura ieri mattina per una voragine che si è aperta improvvisamente in via Firenze facendo sprofondare una parte del manto stradale all'altezza dell'incrocio con via Siracusa. Sono stati alcuni residenti e gli automobilisti di passaggio a dare l'allarme con telefonate alla Municipale. È arrivata anche una pattuglia della Guardia di Finanza, che ha bloccato la strada con l'auto lasciando i lampeggianti accesi in attesa dell'arrivo dei soccorsi. Poi sono intervenute le squadre del Comune per transennare l'area e metterla in sicurezza e, soprattutto, per tener lontani pedoni e traffico.

La curiosità

Adesso si dovrà capire quali siano le cause che hanno provocato il cedimento. La frana ha messo in evidenza un manufatto in mattoni crudi che ricopriva un cunicolo nel quale scorre acqua limpida. «Si tratta probabilmente di una sorgente che ha dilavato il suolo provocando il crollo», sottolinea il consigliere comunale Marcello Polastri, che ieri mattina si è trovato per caso a passare in via Firenze. Ottimo conoscitore della realtà sotterranea cagliaritana, ha deciso di dare un'occhiata all'interno della voragine ispezionando, grazie a una videocamera con una lampada incorporata, la parte più nascosta e buia del cunicolo. Le riprese hanno riportato in superficie le immagini di un vecchio, misterioso camminamento. Nel video si sente il fluire dell'acqua (assolutamente limpida, è stato appurato) e il suo gocciolio. «È curioso come in via Firenze vi fossero sorgenti incamiciate all'interno di un condotto con mattoni di terracotta. Magari sono state dimenticate per decenni e riutilizzate come passaggi per fognature moderne», ipotizza Polastri.

Il passato

È la storia che riaffiora? «Intervenendo su opere ipogeiche preesistenti, passiamo spesso sopra il nostro passato che talvolta rispunta grazie al lavorio dell'acqua». Per gli ambientalisti dell'associazione "Esplora Sardegna" «la zona del colle di Bonaria e quella adiacente di via Firenze erano state usate come necropoli dai Romani e riutilizzate nel 1300. Meriterebbero particolare attenzione».

In Comune

«Siamo intervenuti per valutare l'entità del crollo, molto probabilmente c'è una perdita impercettibile ma continua dalle condotte di Abbanoa che ha scavato e provocato il cedimento. Abbiamo messo in sicurezza la zona e lunedì proseguiremo i lavori», spiega l'assessore alla Mobilità, Alessio Mereu.

Andrea Piras

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