Poche, pochissime persone in giro.

Praticamente nessuno a Cagliari, dove la mattina di Pasquetta scivola via nel silenzio assoluto, rotto solo, in alcuni punti, dal fischio dello scirocco che smuove le fronde degli alberi.

Al Poetto solo qualche residente si attarda sul lungomare e in spiaggia per far scorrazzare il proprio cane. Gli altri sono rintanati in casa.

Anche sotto la pineta di Bonaria, sulla passeggiata tra su Siccu e il porto, non si vede anima viva. Le pareti in pvc dei gazebo dei ricci, chiusi da oltre un mese e in largo anticipo rispetto alla serrata ufficiale di metà aprile, sventolano rumorosamente per colpa del vento, strappate dai pilasti dei prefabbricati.

A Calamosca due agenti della Polizia municipale in bicicletta continuano il giro per garantire i controlli. Sono già stati al Poetto, a Sant'Elia. A Marina Piccola incontrano altri colleghi nel momento in cui nel piazzale dei parcheggi arriva un ciclista. Scattano i controlli.

Fanno così anche le pattuglie della Guardia di Finanza e dei carabinieri, della Polizia. Posti di blocco in viale Poetto, ancora a Calamosca. Un'auto dell'Arma è ferma davanti al Parco di Molentargius chiuso per colpa del coronavirus.

A Medau Su Cramu, il quartiere delle case con giardini affacciato sul parco, anche caminetti e barbecue sembrano spenti. Nessun fumo, nessun profumo di carni e pesci alla brace si spandono da oltre le recinzioni. Per qualcuno è un giorno come gli altri. Meglio sistemare i giardini e godersi il sole.

Carabinieri, Municipale, Finanza praticamente disoccupati in questa giorno di Pasquetta che, complice il vento, non spinge anche i più incoscienti a uscire di casa.

Il porto di Cagliari (L'Unione Sarda - Piras)
Il porto di Cagliari (L'Unione Sarda - Piras)
Il porto di Cagliari (L'Unione Sarda - Piras)

È deserto anche il porto, la stessa via Roma è strada spettrale. Come il Largo Carlo Felice.
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