Su un totale di 273 lavoratori della Città Metropolitana di Cagliari, sono 235 quelli che ad oggi lavorano da casa, l'86% del totale. Dei 38 non in telelavoro, otto sono attualmente in servizio al Centro antinsetti, cinque alla Polizia metropolitana e tre sono cantonieri, mentre i restanti 22 sono in ferie o malattia.

Una percentuale, quella che sfiora il 90%, alla quale si è giunti per gradi, passando dal 4% in regime ordinario di febbraio al 60% dell'11 marzo, ad appena 6 giorni dal decreto, al 70% già pochi giorni dopo, fino all'attuale 86%.

"E' un risultato straordinario che è stato possibile grazie alla collaborazione di tutto il personale e delle organizzazioni sindacali. Dobbiamo iniziare a trarre i dovuti insegnamenti per poter mantenere anche in tempi ordinari, ove possibile, quanto stiamo sperimentando oggi", afferma il direttore generale dell'ente Stefano Mameli.

Secondo i dati del ministero per la Pubblica Amministrazione, la Sardegna si posiziona all'ottavo posto tra le regioni italiane in cui la modalità di lavoro agile è più diffusa, con il 78,7%. A precederla ci sono l'Abruzzo, che con il 100% di dipendenti pubblici in home working conquista la testa della classifica, il Lazio (96,6%), P.A. Trento (94,8%), Toscana (94,4%), Lombardia (88,7%), Marche (83,5) ed Emilia Romagna (78,8%).

(Unioneonline/F)
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