Giornata nera per la Sardegna che fa i conti con l'epidemia di coronavirus. I contagi hanno superato quota 100, e si contano le prime due vittime, oltre a due sardi che risiedevano fuori dall'Isola.

I test eseguiti, fa sapere la Regione, sono complessivamente 797: 666 negativi, 24 in via di accertamento. 112 i positivi (comprese le due vittime di ieri, e i quattro di questa sera a Sassari e il caso di Nuoro).

Una quarantina le persone ricoverate, 66 in isolamento domiciliare.

Nel dettaglio: a Cagliari 24 i casi accertati, 5 nel Sud Sardegna, 2 a Oristano, 20 a Nuoro, 57 a Sassari.

Ma il picco, secondo l'assessore regionale alla Sanità Mario Nieddu, non è ancora arrivato. L'esponente della giunta Solinas aggiunge: "Chiunque possieda una mascherina la usi, non è il caso di uscire senza", e aggiunge: "Chiunque sia asintomatico e contagioso, con la mascherina non trasmette il coronavirus al prossimo quindi indossare il dispositivo è fondamentale per l'abbattimento della circolazione virale".

Non è semplice però trovarne: "Fosse per me - commenta -, se le avessimo le darei gratis a tutta la popolazione sarda". Ma, insiste, "chi non riesce a procurarsela, meglio che stia a casa".

"Per adesso non abbiamo un ceppo autoctono - dice ancora Nieddu -, sono tutti importati e sono tutti casi riferibili, finora siamo sempre riusciti a tracciare la catena del contagio che è sempre legata all'esterno dell'Isola".

La Regione è in attesa del risultato di tanti tamponi somministrati in modo massiccio nelle cliniche di Sassari e al Brotzu di Cagliari. Il virus si è diffuso negli ospedali con il personale sanitario potenziale incubatore. Per questo, annuncia l'assessore, "in tutte le strutture della Regione le visite sono vietate, sta anche per essere emanata una direttiva dell'assessorato dove saranno spiegati tutti i dettagli".

Il divieto permane "salvo condizioni particolari, per esempio se un paziente non è autosufficiente e ha necessità di essere imboccato è chiaro che si dà il permesso - precisa - Ma chi ha questa autorizzazione deve essere sottoposto a screening accuratissimo: misurazione della febbre e indagine epidemiologica, per sapere se si tratta o no di persone a rischio. E chiaramente il visitatore deve essere sempre lo stesso. Tutte le deroghe saranno vagliate".

Intanto gli agenti del Corpo forestale della Regione proseguono nei controlli delle campagne e delle coste per verificare il rispetto delle norme di sicurezza. Nel mirino ci sono, in particolare, coloro che nelle scorse settimane hanno raggiunto l'Isola per stabilirsi nelle seconde case al mare.

E sono tantissimi i sindaci che richiamano i loro cittadini al rispetto delle norme previste dal governo.

In queste ore ci sono anche due sardi morti in seguito al coronavirus: si tratta di un olbiese che era ricoverato a Torino e di un'ex carabiniere originario di Santadi che si trovava invece a Codogno.

(Unioneonline/s.s.)

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