Cinquant'anni in viale Trento si festeggiano in un clima da revival. Una ricorrenza che riaccende i riflettori sul liceo classico Siotto, quest'anno nel clou delle celebrazioni per il suo mezzo secolo di vita a Sant'Avendrace. Per recuperare tutti gli anni addietro bisogna conoscerne la storia, che è quella gloriosa di un passato che fa tornare in auge il presente, con oltre seicento studenti che frequentano le lezioni nell'edificio realizzato dall'architetto Ubaldo Badas, a ridosso della necropoli punica di Tuvixeddu. Un istituto che si avvale anche del sigillo della Soprintendenza per l'archivio storico che custodisce nelle sue stanze, dove sono racchiusi non solo i documenti che riguardano specificamente il Siotto, con i più antichi registri di classe tenuti ancora sotto chiave, ma anche il liceo ginnasio parificato Assunzione, quelli del Sacro Cuore e Don Bosco di Cagliari, nonché il liceo "Sacro Cuore e Colasanzio" dei padri Scolopi di Sanluri.

Le origini Una storia che parte dal 1600, affondando le radici nelle Scuole Pie fondate a Cagliari dagli Scolopi che aprirono le porte dell'istituzione scolastica agli alunni meno abbienti. Da collegio di San Giuseppe (nel quartiere Castello) a Secondo Regio ginnasio dagli anni dell'Unità d'Italia.

Allora era possibile frequentare gli anni di ginnasio e accedere ai tre anni di liceo al Dettori. Nel 1895 viene intitolato a Giovanni Siotto Pintor, avvocato, magistrato e politico sardo. Il Regio ginnasio, diventato liceo nel secondo dopoguerra, mise radici nel seicentesco collegio dei gesuiti, alla Marina. Finché, tra il 1968 e il 1970, arriverà in viale Trento, oggi l'attuale sede. "Da allora il Siotto ha sfornato generazioni di professionisti, ricercatori sparsi per il mondo e uomini politici di successo", ricorda il preside, Aldo Pillittu, orgoglioso ex siottino, alla guida dell'istituto da cinque anni. Il trasferimento in viale Trento, sotto la regia di Giuseppe Marongiu, preside dagli anni '50 ai primi '70, segna l'inizio di una nuova era per il liceo, in un quartiere centrale e popoloso come Sant'Avendrace, più vicino alla gente e aperto a un pubblico più vasto. Ne ha fatto di strada sottobraccio a presidi storici, come Francesco Floris che i cagliaritani ben ricordano. "Oggi le iscrizioni sono di nuovo aumentate rispetto a qualche anno fa", sostiene Pillittu, affiancato nella dirigenza dalle docenti Silvana Tumbarello e Donatella Ferrara. Un istituto che, come tanti altri, ha dovuto adattarsi ai tempi moderni della scuola, tra riforme e tagli di anno in anno. "Quello che il liceo continua a fare è coltivare la tradizione classica nella celebrazione dell'antico ma con un occhio alla modernità". Il progetto Laboreditoria. È stato presentato come "una delle iniziative più innovative" proposte dal Siotto. È un progetto pluriennale, cofinanziato dalla Fondazione di Sardegna. Gli studenti, provenienti dalle varie classi, guidati dal dirigente scolastico, che è anche uno storico dell'arte, curano in inglese un dizionario dell'arte. "Finalmente, le biografie degli artisti che hanno avuto legami con la Sardegna, dalla scuola cinquecentesca cagliaritana dei Cavaro attiva nel quartiere di Stampace fino ai grandi del secondo Novecento, Pinuccio Sciola, Costantino Nivola, Gaetano Brundu e tanti altri, saranno raccolte in un'unica impresa editoriale, di ampia diffusione perché in lingua inglese", sottolinea il preside. Oggi la scuola, come tutti i classici, propone l'ampliamento del percorso con varie opzioni, dall'inglese potenziato all'approfondimento letterario con scrittura creativa, da una seconda lingua (francese o spagnolo) all'informatica, alle scienze, all'archeologia e all'arte. Dall'anno prossimo la novità della settimana corta, dal lunedì al venerdì. "La nostra scuola", dice la docente referente per l'Orientamento, Monica Cambosu, "si caratterizza per una grande attenzione a rafforzare negli studenti la passione per la cultura e i valori della democrazia, proseguendo una tradizione di acquisizione critica e libera dei contenuti della cultura occidentale, letti sempre in chiave moderna". Una strada seguita anche dai predecessori e tra i più recenti Peppino Loddo, storico sindacalista della Cgil-scuola, oggi alla guida dell'ufficio scolastico provinciale.

Competizioni. Il Siotto è capofila regionale nel "debate", il torneo in cui due team si affrontano su un tema, molto diffuso nei paesi anglosassoni ma ancora poco in Italia: ha vinto la selezione regionale e rappresenterà la Sardegna alle Olimpiadi nazionali che si svolgeranno a Marina di Massa dal 29 marzo al 3 aprile. Un piazzamento merito della squadra 1 siottina, composta da quattro studentesse guidate dalla tutor Michela Delogu, dal coach Fabrizio Oppo e Donatella Ferrara.La sfida, dunque, continua.
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