Seppur con un 30 anni di ritardo rispetto ad altre regioni d'Italia, gli elicotteri del 118 da oltre un anno sono una realtà anche in Sardegna. Dal 1 luglio del 2018 le ambulanze dei cieli decollano da Cagliari, Alghero (due EC 145-T2) e Olbia (AW 139). Nelle prime due basi l'operatività è garantita dal tramonto all'alba. Nella cittadina gallurese elicottero ed equipaggio sono abilitati anche al volo notturno. E proprio sulle basi sono scoppiate le polemiche più accese. L'appalto della Giunta regionale guidata allora da Francesco Pigliaru prevedeva che oltre agli elicotteri, la società vincitrice si sarebbe dovuta occupare anche della realizzazione di tre elisuperfici. Un surplus che sarebbe costato alla regione oltre venti milioni di euro. Questa soluzione, però, è stata bocciata dall'Antitrus: la loro realizzazione non poteva essere compresa nel bando per gli elicotteri ma aveva necessità di una procedura a parte. La decisione aveva rallentato i piani dell'assessorato alla Sanità (guidato allora da Luigi Arru) che si era visto costretto a rivedere il piano e a puntare sull'unico posto dove - in assenza di spazi adeguati - gli elicotteri potevano stare: i tre aeroporti isolani. Una scelta che ha causato polemiche infinite da parte dell'opposizione (in prima fila l'ex Governatore e ora deputato Ugo Cappellacci, Alessandra Zedda (assessore regionale al Lavoro), Emanuela Corda (deputata del M5S) e l'attuale sindaco di Cagliari Paolo Truzzu) che avrebbe preferito basi più funzionali al centro dell'Isola e non sulla costa, dove l'utilizzo è limitato.

Ad aggiudicarsi l'appalto la società piemontese Airgreen che con 71 milioni di euro garantirà mezzi, piloti e specialisti per otto anni. A carico del Servizio sanitario regionale il costo di medici, infermieri e degli uomini del Cai.

Un servizio, visti i numeri degli interventi, ormai indispensabile per garantire il diritto alla salute di chi nell'Isola lavora, vive o viene in vacanza.

Nel 2019 vi sono state 1460 attivazioni del servizio di elisoccorso regionale; non tutte gli allarmi si sono conclusi con il trasporto di un paziente, a volte per annullamento della missione mentre il mezzo era in volo, altre volte perché il paziente è deceduto o è stato affidato alle ambulanze (133 casi).

Relativamente agli interventi primari, il codice di gravità in invio attribuito dalle Centrali Operative di Cagliari e Sassari (97,9 % di codici gialli e rossi) è stato sostanzialmente confermato in rientro (95,2 % di codici gialli, rossi e decessi): ciò a riprova di una sostanziale appropriatezza nell'utilizzo del Servizio.

Gli interventi classificati in codice verde sono in gran parte da attribuire a operazioni di recupero di cittadini dispersi o in difficoltà in ambienti ostili, situazione che si verifica particolarmente in estate per lo più a causa di imprudenze.

Riguardo alla provenienza degli assistiti quasi il 19% degli interventi (prevalentemente concentrati nel periodo estivo) sono stati effettuati per cittadini non residenti nel territorio regionale e in particolare il 9,6 per cento per stranieri.

Cosa farà l'attuale assessore alla Sanità Mario Nieddu. Seguirà la strada, come annunciato in campagna elettorale, delle due basi (i soldi non sono stati utilizzati), o prenderà in considerazione, adeguandole alle normative Hems, delle 11 basi elicotteristiche utilizzate dalla Forestale per la campagna antincendi.

Estenderà il servizio di elisoccorso notturno anche a Cagliari e Alghero?

"Quello dell’elisoccorso è un servizio su cui stiamo facendo attente valutazioni", afferma l’assessore Nieddu.

"La logistica, in particolare, è un aspetto che può essere migliorato. Stiamo ragionando sull’attuale collocazione delle basi e sulla distribuzione delle elisuperfici e piazzole. La progettualità sulla realizzazione delle nuove piattaforme dovrà tenere conto delle esigenze del territorio e della riorganizzazione della rete ospedaliera. Temi - conclude l'assessore Nieddu - su cui non faremo mancare il confronto".
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