Al San Martino di Oristano la cicogna sembra fare solo una toccata e fuga: nell'ultimo anno c'è stato un netto calo delle nascite rispetto al passato ma l'unico punto nascita dell'Oristanese non corre rischi.

Il 2019 si è chiuso con 598 nati (306 maschi, 292 femmine e sei gemelli) nel reparto di Ostetricia e Ginecologia; ben 82 in meno rispetto al 2018 quando erano nati 680 bambini e addirittura 188 in meno rispetto a due anni fa quando c'erano stati 786 parti.

Futuro incerto e talvolta condizioni di lavoro precario che inducono molte coppie a rinunciare a mettere al mondo dei bambini oppure a rimandare la gravidanza a periodi di maggiore stabilità. Non sembra incidere in maniera rilevante nemmeno l'apporto degli immigrati: tra i nuovi nati 17 sono figli di stranieri (ben sette sono di origine marocchina, gli altri sono di nazionalità cinese, indiana, rumena, pakistana, senegalese, albanese, etiope, egiziana), mentre 12 sono figli di coppie miste.

Il primario di Ginecologia Angelo Multinu ricorda che "la tendenza è in linea con il calo demografico che si registra in generale in Sardegna e nel resto d'Italia. Effetto della crisi economica che presumibilmente in un territorio come l'Oristanese si fa sentire".

Ma ci sono anche tante altre variabili da considerare: ci sono donne che preferiscono seguire il proprio ginecologo quando viene trasferito in un altro ospedale, ma ci sono anche quelle gravidanze patologiche che vengono trasferite direttamente a Cagliari. Di certo il punto nascita del San Martino spesso viene preferito anche da donne che provengono da fuori provincia come dimostra il caso della prima nata del 2020 arrivata da Atzara.

Inoltre da alcuni mesi sono state aperte tre nuove sale parto e travaglio, completamente rimodernate e fornite di attrezzature e strumenti studiati per favorire il benessere, la sicurezza e la serenità della partoriente. Inoltre viene favorito il "rooming in", cioè la possibilità che il bambino possa stare nella stanza della mamma per almeno 12 ore al giorno. Da aprile infine anche la Pediatria è stata trasferita al quinto piano in spazi completamente rinnovati e accoglienti, colorati e più vicini al Nido.
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