La Provincia di Cagliari è sicura. Ma se i dati dei reati denunciati ai carabinieri fanno registrare un calo del 10 per cento ci sono anche degli aumenti: sono cresciuti gli episodi di maltrattamenti in famiglia, le rapine e le truffe informatiche.

Sul fronte dello spaccio, i carabinieri sono riusciti a sequestrare un fiume di droga per un valore di otto milioni di euro, se venduto nelle diverse piazze presenti in tutta la Provincia. In un anno i militari hanno arrestato ben 800 persone.

È il bilancio del 2019 fatto dal comandante provinciale, Cesario Totaro, sull'attività di prevenzione, contrasto e controllo del territorio. Un lavoro enorme con 280mila chiamate al 112 che hanno portato a 14mila interventi.

"Positivo il calo degli omicidi, tre rispetto ai cinque dell'anno precedente: è gli autori sono stati tutti arrestati. Stessi risultati per i tentati omicidi: sei, con i responsabili arrestati", ha spiegato Totaro. In calo anche le violenze sessuali: "Quelle su minori sono state otto. Sempre troppe per questo orribile reato".

Sono cresciute invece le denunce di maltrattamenti in famiglia. "Non perché siano aumentati i casi ma probabilmente perché c'è una maggiore predisposizione alla denuncia", ha evidenziato il comandante provinciale. Sono aumentate le rapine: spesso si tratta di furti finiti con episodi di violenza o minaccia. Incremento anche delle truffe e delle frodi informatiche.

Impegnativo in Provincia il lavoro sui rilievi in occasione degli incidenti stradali: ben 687. Di questi 15 sono stati mortali.

La principale emergenza è sempre la droga. Ci sono stati ingenti sequestri di sostanze stupefacenti. "Oramai per quanto riguarda la marijuana registriamo una sempre maggiore produzione anche nel nostro territorio", ha spiegato Totaro. Ben 210 le persone arrestate: la maggior parte in flagranza di reato.
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