Tredici anni di battaglie, e a Cagliari la guerra è lontana dall'essere vinta.

Delle migliaia di palme di proprietà del Comune, quelle ancora infettate dal punteruolo rosso sono centinaia: i segni sono visibili in via Roma e nel lungomare Poetto, due fra le zone della città la cui immagine appare indissolubilmente legata alla presenza di questo tipo di albero.

I trattamenti proseguono: in piazza Deffenu un cartello ricorda la più recente, avvenuta la notte tra il 16 e il 17 ottobre scorsi, a base di un fitofarmaco, il Reldan 22, con la raccomandazione di evitare il contatto con le palme coinvolte per almeno 48 ore. Lo scorso agosto si era intervenuti in altre zone della città.

Trattamenti impegnativi e costosi, ma il problema resta.

Le palme malate non hanno l'aria di essere sulla via della guarigione, e Paola Piroddi, assessore comunale con delega al verde pubblico, ha chiesto alla ditta titolare dell'appalto di manutenzione, l'associazione temporanea d'imprese Santamaria, il dettaglio sugli interventi in corso e un bilancio su quelli già attuati. Ma resta aperto, apertissimo, il fronte non pubblico: le palme che si trovano nei giardini di case private a Cagliari sono migliaia, e la mancata disinfestazione comporta il proliferare del temibile coleottero.
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