Truffa aggravata per il conseguimento di erogazioni pubbliche.

Con queste accuse sono stati segnalati all'Autorità giudiziaria due dipendenti e un dirigente regionale del patronato Caf Uil.

L'indagine è stata condotta dalla Guardia di Finanza di Alghero, nell'ambito delle attività disposte dal Comando Provinciale di Sassari nel settore della tutela della spesa pubblica nazionale, e riguarda gravi irregolarità nell'istruzione delle istanze di disoccupazione "Naspi".

Tutto è partito un anno fa dalla segnalazione di alcuni utenti, che hanno denunciato il mancato inoltro all’Inps di diverse domande di indennità di disoccupazione.

Dalle indagini è emerso che il dirigente regionale aveva chiesto ai due dipendenti di inoltrare le pratiche presentate dagli utenti nello sportello di Alghero verso l'ufficio di Quartu Sant'Elena. Perché? Per far ottenere un premio di produzione maggiore al responsabile di quell’ufficio. Si parla di migliaia di euro.

Quel patronato, poi, si trovava invaso dalle pratiche e, non riuscendo a evaderle, non le inoltrava all’Inps nei termini previsti, portando dunque alla perdita del beneficio.

Per non destare sospetti nei richiedenti molte ricevute di inoltro delle istanze, come emerso dai controlli delle Fiamme Gialle che hanno scandagliato oltre 10mila mail, venivano create ad hoc dai due uffici con numeri di protocollo inesistenti.

In alcuni casi venivano addirittura redatti falsi contratti di lavoro subordinato per riaprire i termini per l’inoltro delle pratiche e inviarle ex novo.

(Unioneonline/D)
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