Ammonta a oltre 12 milioni di euro l'importo dei beni sequestrati dalla Guardia di finanza nell'ambito di un'indagine per truffa aggravata ai danni dello Stato e per reati fiscali.

Sei le persone denunciate.

Oggetto del provvedimento emesso dal gip di Cagliari nei confronti di 6 imprenditori e due società sono 8 immobili, quote societarie di 14 imprese, conti correnti, investimenti in fondi presso istituti di credito, 3 complessi aziendali, 8 tra auto e moto.

L'inchiesta è iniziata un anno fa e ha portato a raccogliere elementi relativi a una complessa frode con la quale sono state ottenute indebite erogazioni e agevolazioni previdenziali in favore di imprese che operano nel settore industriale del capoluogo sardo.

Gli autori sono un gruppo di imprenditori: con aziende amministrate da prestanome, ma di fatto riconducibili a loro, attraverso il sistematico ricorso al licenziamento di lavoratori dipendenti e alla loro successiva riassunzione tramite aziende collegate a quelle che avevano effettuato i licenziamenti, aggirando le disposizioni di legge, hanno acquisito illecitamente sgravi contributivi e agevolazioni economiche e fiscali per un totale di circa 3,5 milioni di euro.

Inoltre hanno utilizzato fatture per operazioni inesistenti per 1 milione di euro circa, non hanno versato l'Iva per 3,2 milioni di euro e le ritenute fiscali per 1,6 milioni.

In questo modo hanno "abbattuto" il costo della manodopera del personale utilizzato mettendo in atto una forma di concorrenza sleale verso atri operatori.

Due delle aziende coinvolte sono state sequestrate per violazione della disciplina sulla responsabilità amministrativa delle persone giuridiche ed è stato anche disposto il sequestro di disponibilità per 3,6 milioni di euro.

(Unioneonline/s.s.)
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