In Italia le vittime di tratta accertate sono 1.660, con un numero sempre maggiore di minorenni coinvolti, cresciuti in un anno dal 9 al 13%.

Un trend confermato anche dal riscontro diretto degli operatori del progetto "Vie d'Uscita", che nel 2018, in sole 5 regioni, e fra queste proprio la Sardegna, hanno intercettato 2.210 vittime di tratta fra minori e neomaggiorenni, un numero cresciuto del 58% rispetto alle 1.396 vittime del 2017. Le altre regioni coinvolte sono Marche, Abruzzo, Veneto e Lazio.

Ad affermarlo è Save The Children che, in vista della Giornata internazionale contro la tratta di esseri umani, diffonde il rapporto "Piccoli schiavi invisibili 2019".

In Europa, circa un quarto delle vittime di tratta presunte o identificate non raggiunge la maggiore età, e l'obiettivo principale dei trafficanti di esseri umani è lo sfruttamento sessuale.

Sulle 20.500 vittime registrate nell'Unione nel biennio 2015-16, il 56% dei casi ha infatti come scopo proprio questo tipo di sfruttamento, con un pur consistente 26% legato all'impiego "sommerso" in ambito lavorativo.

Il business dello sfruttamento sessuale In Italia, spiega Save The Children, recluta le sue vittime in Nigeria, Romania, Bulgaria e Albania, e cambia modalità operative per rimanere sommerso.

In tema di sfruttamento lavorativo, gli illeciti registrati nel 2018 in Italia con minori vittime sono stati 263, per il 76% nel settore terziario.

(Unioneonline/v.l.)
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