Si sono concluse le indagini, portate a termine dalla Squadra mobile di Cagliari, su un'organizzazione dedita allo spaccio di droga in particolare nel quartiere di Is Mirrionis, nelle palazzine popolari di via Seruci.

Numerosi gli indagati coinvolti negli accertamenti che erano iniziati nel giugno di 5 anni fa.

Settimanalmente in quella zona venivano vendute rilevanti quantità di eroina, cocaina e speedball (un miscuglio delle due droghe) da parte di un insieme di gruppi, ognuno dei quali era responsabile di un settore di attività.

Gli accordi riguardavano la spartizione dei punti vendita, degli orari, e un sistema di vigilanza comune da affiancare ai mezzi di tipo "passivo" come portoncini blindati, grate metalliche e apparati di videosorveglianza. Al centro del "giro" c'erano veri e propri gruppi familiari e ogni componente che si dedicata allo spaccio adottava un particolare accorgimento: deteneva piccoli quantitativi di stupefacenti, sufficienti per un ristretto arco temporale di vendita, sia per approfittare delle attenuanti previste in caso di arresto sia per nascondere facilmente la droga nel caso di irruzione da parte delle forze dell'ordine.

I sistemi usati per proteggere la droga e liberarsene (foto questura)
I sistemi usati per proteggere la droga e liberarsene (foto questura)
I sistemi usati per proteggere la droga e liberarsene (foto questura)

Principali fornitori degli stupefacenti erano Andrea Farris, Cristian Viole, Alberto Partolino e Antonio Aramu. Questi erano i grossisti che rifornivano i sodali. Farris in particolare cedeva cocaina a Marco Mura e alla figlia Manuela. Viola e Partolino la vendevano invece a Fabrizio Mulleri che a sua volta riforniva 18 gruppi familiari per il successivo spaccio. Aramu infine riforniva di cocaina i fratelli Massimiliano e Francesco Frau.

In totale, nel corso delle indagini, sono state segnalate, a vario titolo, 55 persone e sono state sequestrate diverse quantità di stupefacenti: 103,372 grammi di cocaina, 16,869 grammi di eroina, 99,364 grammi di speedball, 0,01 grammi di hashish e circa 20mila euro in contanti.

(Unioneonline/s.s.)
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