Ha avuto un malore, è caduta dalla scala ed è morta dopo due giorni di agonia. Giuseppina Seddone, psicologa in pensione di 67 anni, candidata al Consiglio comunale con la lista Verdes di Angelo Cremone, era ricoverata nel reparto di Rianimazione del Brotzu.

L'incidente domestico si è verificato giovedì mattina nell'appartamento al secondo piano di un condominio di via Copernico dove viveva con il marito. Una donna speciale: i suoi organi sono stati donati.

LA TRAGEDIA - Il destino è stato particolarmente crudele con il marito della psicologa, Maurizio Rapallo, medico nel reparto di Medicina generale al Policlinico Duilio Casula di Monserrato. È stato lui a trovarla in una pozza di sangue nell'andito della loro abitazione. Un dolore reso ancora più pesante dal fatto di non aver potuto fare il necessario per salvarla.

"Non guido e come tutti i giovedì da due anni, mia moglie mi ha accompagnato al lavoro al Policlinico. Ci siamo salutati, dandoci appuntamento alle 14,30 al termine del lavoro". Da allora Rapallo non ha più rivisto viva la donna.

"Giuseppina era sempre molto puntuale, per questo quando non l'ho vista mi sono preoccupato. Il cellulare squillava a vuoto. Ho chiamato mio fratello pregandolo di andare a casa per verificare se la macchina fosse nel parcheggio". Maurizio Rapallo sale sul primo bus. "Io e mio fratello l'abbiamo trovata nell'andito, in una pozza di sangue, non era cosciente. A poca distanza una scala a libro ancora aperta e le ante di un armadio spalancate. In mano aveva una camicetta, evidentemente presa poco prima".

I due cercano di salvarla. "Ho cercato di rianimarla mentre mio fratello ha telefonato al 118". L'ambulanza medicalizzata è arrivata in via Copernico in tempi brevissimi. "I soccorritori l'hanno trasportata al Pronto soccorso del Brotzu dove, intubata, è stata ricoverata in Rianimazione". Le sue condizioni erano disperate, la Tac indicava lacerazioni multiple ed emorragiche dell'encefalo. Venerdì l'encefalogramma piatto ha sentenziato la fine.

"Il fatto che la scala fosse perfettamente aperta ci ha fatto pensare a un malore", afferma Rapallo. "Un mancamento improvviso che non le ha consentito di aggrapparsi alla scala e che ha causato la caduta da circa un metro". Ieri mattina, nel cimitero di San Michele, parenti e amici hanno voluto salutare per l'ultima volta la psicologa in pensione, ex dipendente dell'Anmil (Associazione nazionale mutilati e invalidi del lavoro) e dell'assessorato regionale alla Sanità. Il gesto d'amore Giuseppina Seddone era davvero una donna speciale. Sempre in prima linea per rivendicare i diritti delle donne e in difesa dell'ambiente.

"È stata una scelta difficile ma, anche seguendo la sua volontà, abbiamo acconsentito alla donazione degli organi". Tra venerdì e sabato la perfetta macchina dei trapianti del Brotzu si è messa in moto: i reni sono rimasti in Sardegna, il fegato è stato inviato a Padova e le cornee a Mestre.

IL RICORDO - "Una splendida donna piena di energia positiva. Esempio di impegno civile per la sua terra e per la sua gente", ricorda Angelo Cremone, a capo della lista Verdes, dopo il funerale. "Offriva amore vero verso gli altri senza mai chieder nulla in cambio".

Andrea Artizzu
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