L'aveva sempre sognata così come è andata la sua Ardia Daniele Meloni, prima pandela della sfrenata corsa di Sedilo in onore di Costantino Imperatore.

Questa mattina, dopo la corsa magistrale andata in scena alla corte di Monte Isei sabato sera, il rito si è rinnovato.

Un pubblico meno numeroso rispetto alla sera prima, ma si sono comunque registrate migliaia di persone. E Daniele Meloni, impugnando lo stendardo giallo oro, ha regalato anche stavolta un'Ardia da ricordare. L'esercito di cavalieri, una cinquantina in tutto, si è presentato a Su Frontigheddu intorno alle 8.10.

Ad aprire il corteo la banda musicale di Monastir. A seguire, a cavallo, parroco, sindaco e carabinieri in alta uniforme.

Pochi minuti dopo il capocorsa ha deciso che era il momento giusto per la partenza. Si è lanciato velocissimo al galoppo. Frazioni di secondo. A seguirlo la terza pandela Gian Battista Manca, mentre la seconda, Giuseppe Meloni, è rimasta bloccata tra gli altri cavalieri e ha raggiunto poco dopo gli altri due vessiliferi.

I complimenti della folla (L'Unione Sarda - Orbana)
I complimenti della folla (L'Unione Sarda - Orbana)
I complimenti della folla (L'Unione Sarda - Orbana)

Poi applausi per le pandele e i cavalieri. Quindi i giri votivi intorno alla chiesa, gli stessi fatti prima dell'inizio della corsa dai tantissimi pellegrini arrivati a Sedilo per rendere omaggio a San Costantino.

Daniele Meloni concede ai fedeli i nastri della pandela. Ancora giri e poi la corsa sfrenata verso Sa Muredda. Lui e i suoi due gregari staccano il resto dei cavalieri che poi scende diviso in blocchi verso Sa Muredda.

Il rituale procede con altri giri votivi. Quando la prima pandela inverte il senso di marcia si lancia in un nuovo scatto, risalendo verso la chiesa.

Dietro, gli altri cavalieri. L'Ardia si conclude tra l'applauso soddisfatto e liberatorio di quanti anche quest'anno hanno raggiunto il santuario.
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