Il mondo della subacquea sarda si è stretto intorno alla famiglia di Bruno de Silvestri, il 49enne campione di pesca subacquea morto l'altro pomeriggio nel mare di Villaputzu, al largo di Porto Corallo.

Centinaia di amici, avversari di tante gare, sub dei diversi circoli cagliaritani non hanno voluto rinunciare a porgere il loro ultimo saluto al grande pescatore apneista, quattro volte campione italiano e un bronzo ai mondiali di Lussino.

La folla a San Michele (foto L'Unione Sarda - Piras)
La folla a San Michele (foto L'Unione Sarda - Piras)
La folla a San Michele (foto L'Unione Sarda - Piras)

De Silvestri aveva abbandonato da tempo le competizioni ma non la pesca. Immensa passione sin da quand'era bambino.

La cappella del cimitero di San Michele si è mostrata sin dal primo pomeriggio troppo piccola per contenere l'immensa folla commossa.

La bara (foto Vigili del fuoco)
La bara (foto Vigili del fuoco)
La bara (foto Vigili del fuoco)

Occhi lucidi, ricordi. Anche sorrisi quando i racconti di tante imprese di pesca hanno preso il sopravvento sul dolore.

De Silvestri faceva parte da oltre 20 anni del nucleo sommozzatori dei vigili del fuoco di Cagliari.
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