Il suo destino sembrava quasi segnato, una zampa rimasta incastrata nel nido che aveva costruito per i suoi piccoli, e una morte che sarebbe presto sopraggiunta se una cittadina tenace e il sindaco non si fossero mobilitati per salvarle la vita.

Per alcuni potrebbe essere solo una rondine, ma per chi è intervenuto anche l'essere vivente più piccolo ha il diritto di essere protetto: così, ieri notte, la prima cittadina Carla Medau, dopo aver ricevuto la telefonata di Federica Riccardi, preoccupata perché dal primo pomeriggio il piccolo volatile non era più in grado di muoversi, ha messo in piedi una task force per intervenire.

"Ho ricevuto la telefonata di questa ragazza alle 22 - racconta -, mi ha riferito di averle tentate tutte per salvare la rondine, chiamando pure i vigili del fuoco, che, loro malgrado, non sarebbero potuti intervenire prima del mattino seguente. Il povero uccello aveva una zampa legata a un filo di plastica - probabilmente inglobato nel nido che aveva costruito - che si è trasformato in una trappola. Non c'era tempo da perdere, la rondine era intrappolata dalle 16: allora ho chiamato Mario Argiolas, un nostro concittadino che monta le luminarie e dispone di un mezzo dotato di cestello; Mario con grande generosità si è reso subito disponibile. In pochi minuti ha raggiunto il nido e ha liberato la rondine: nel nido ci sono tre uova, e presto nasceranno altrettante rondinelle".
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