Prima la febbre e la debolezza. Un'influenza stagionale, deve essere stato il pensiero di Simona Caddeo, 62 anni, commercialista cagliaritana. Quando si è sentita meglio ha anche deciso di tornare al lavoro, sentendosi però nuovamente male. Tre giorni fa è andata al pronto soccorso del Brotzu: i medici hanno diagnosticato quasi subito un'infezione batterica, la legionellosi, che ha causato una gravissima polmonite. La donna è stata ricoverata in Medicina: la terapia mirata non è però servita. Le condizioni della commercialista sono peggiorate quasi subito ed è stato necessario il trasferimento in Rianimazione. Ieri mattina la tragica notizia: il cuore di Simona Caddeo ha smesso di battere. Oggi, alle 15,30, nella chiesa della Santissima Annunziata nel corso Vittorio Emanuele, i funerali.

IL VIAGGIO - Dove la professionista possa aver contratto l'infezione da legionella non è stato stabilito. Ma la 62enne una decina di giorni fa è andata nella zona di Varese per trovare un parente. Ha trascorso una settimana in un albergo. E la legionellosi, malattia non contagiosa (non si trasmette da persona a persona), si può propagare per inalazione d'acqua o goccioline contaminate anche attraverso impianti di umidificazione o di climatizzazione dell'aria. Dunque l'infezione potrebbe essere avvenuta nell'hotel in cui ha passato la settimana oppure negli aerei utilizzati per il viaggio. Si sta verificando inoltre se nella zona si siano registrati altri casi simili.

IL RICOVERO - Una volta rientrata a casa la commercialista, dopo pochi giorni, si è sentita male. Le è salita anche la febbre. Sintomi comuni a un'influenza stagionale. Così non si è preoccupata più di tanto. E dopo tre giorni si è sentita meglio. Aveva anche deciso di tornare al lavoro. È stato un amico - non sposata - a convincerla ad andare in ospedale appena le è tornata la febbre e sono comparsi, con maggiore forza, dolori e tosse. Venerdì ha raggiunto il pronto soccorso del Brotzu. I medici l'hanno trasferita in Medicina. "La legionellosi", fanno sapere dall'ospedale cagliaritano, "è stata diagnosticata subito. La terapia mirata è iniziata immediatamente". Il trattamento dell'infezione polmonare purtroppo non è servito. Probabilmente le condizioni generali della donna non erano delle migliori: questo potrebbe aver fatto precipitare la situazione. La commercialista è entrata in coma farmacologico e anche il trasferimento in Rianimazione non è servito.

LE DIVERSE SPECIE - La legionellosi, come fa sapere l'Istituto superiore di sanità, è causata nel 90 per cento dei casi dal batterio legionella: ne sono state identificate più di 60 specie diverse suddivise in 71 sierotipi. Come detto il batterio è presente negli ambienti acquatici naturali e artificiali: da qui raggiungono quelli artificiali che possono amplificare e disseminare il microrganismo. Le particelle di acqua più sono piccole e più sono pericolose perché arrivano più facilmente alle basse vie respiratorie.

L'ULTIMO SALUTO - Per la famiglia e i tanti amici, conoscenti e colleghi della donna è stato un durissimo colpo. Simona Caddeo era una gran lavoratrice, molto apprezzata nel suo settore. Non era sposata, ma era molto attaccata ai suoi parenti: appena poteva raggiungeva anche quelli che per motivi di lavoro si erano trasferiti lontano dalla Sardegna. E oggi saranno in tanti a ritrovarsi nella chiesa del corso Vittorio Emanuele a Cagliari per darle l'ultimo, dolorosissimo, saluto.

Matteo Vercelli

© Riproduzione riservata