Conferma per la prima accusa, prescrizione per alcuni episodi contestati, assoluzione per la seconda: così la pena finale scende da 4 anni a 3 anni e 3 mesi di reclusione.

È quanto deciso oggi dalla Corte d'appello di Cagliari nel processo a carico dell'ex europarlamentare Francesca Barracciu, sotto accusa per due ipotesi di peculato nell'inchiesta della Procura sui fondi ai gruppi.

Il pm Marco Cocco imputava all'esponente politica del Pd spese illecite (in quanto sostenute per fini privati e non istituzionali) pari a 81mila euro tra il 2004 e il 2008 con i soldi pubblici senza portare pezze giustificative, se non vaghi accenni al suo tour in Sardegna per "far conoscere la nostra attività", e per altri 3.600 euro relativi all'assegno ottenuto dalla società "Evolvere", che nel 2009 avrebbe organizzato convegni e incontri del Pd di cui però carabinieri e finanzieri della sezione di polizia giudiziaria non hanno trovato traccia.

In quest'ultimo caso i giudici di secondo grado hanno assolto. Prescrizione per gli esborsi tra il dicembre 2005 e l'aprile 2006. L'ex sottosegretaria del Governo Renzi e il suo avvocato difensore Franco Luigi Satta hanno preannunciato il ricorso in Cassazione.
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