Oristano ha celebrato la "Giornata del mare e della cultura marinara" promossa dal Comando generale delle Capitanerie di Porto.

Teatro dell'iniziativa l'aula magna dell'istituto tecnico Lorenzo Mossa, alla presenza di oltre 200 studenti. A presentare il progetto che parte proprio dalle scuole, è stato Luca Turrisi, sottotenente di vascello della capitaneria di porto di Oristano.

Ha illustrato l'iniziativa ricordando le finalità del progetto che punta a tutelare il mare inteso come risorsa di grande valore culturale, economico e scientifico. L'ufficiale ha messo in evidenza le fonti di inquinamento e le emergenze di impatto ambientale, legate alle attività antropiche. Ha citato in particolare l'attuale e grave problema delle plastiche in mare.

Argomento che ha trattato nei dettagli il biologo del Centro marino di Torregrande Andrea De Lucia. Ha fotografato uno scenario drammatico e che ogni anno aumenta considerevolmente a causa dell'abbandono dei rifiuti domestici. Una buona parte finisce in mare immettendo microplastiche e nanoplastiche in enorme quantità nelle varie specie marine. La catena alimentare finale minaccia, come è ben noto, l'organismo umano.

Il direttore dell'Area marina del Sinis, Massimo Marras, ha spiegato ai ragazzi gli scopi della riserva marina, partendo dalla sua istituzione sino ad arrivare ai regolamenti che disciplinano le attività consentite all'interno della riserva.

Infine, Francesco Usai, presidente della Lega navale di Oristano, ha illustrato il progetto di volontariato denominato "Il Mare per tutti". Un laboratorio ambientale realizzato in collaborazione con l'Associazione italiana persone Down di Oristano. I ragazzi hanno realizzato dei pannelli utilizzando parti dei rifiuti ritrovati lungo le spiagge dell'oristanese.
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