Scuola occupata. Succede a Cagliari, al liceo classico Siotto Pintor, dopo la decisione arrivata oggi al termine di una riunione straordinaria del comitato studentesco.

Sui motivi, studenti e studentesse hanno steso una nota, parlando di "numerosi mutamenti al vertice della Dirigenza che hanno turbato la stabilità del percorso formativo degli alunni mortificando la normale amministrazione dell’Istituto", e la "scarsa trasparenza" per affrontare tali cambiamenti.

E, ancora, "la difficoltà nell’attuare progetti e iniziative a lungo termine per la forte discontinuità degli uffici di presidenza".

Ma, spiegano, non intendono "compromettere in nessun modo l’ordinario svolgimento delle lezioni e la partecipazione alle stesse".

In un anno la reggenza dell'istituto "è cambiata tre volte, in sette anni nove dirigenti diversi si sono seduti nell’ufficio della dirigenza scolastica. Siamo parte di un’istituzione storica e, in quanto studenti che amano la propria scuola, pretendiamo chiarezza e trasparenza sull’argomento. Abbiamo bisogno, per il nostro istituto, di poter attuare progetti scolastici e extrascolastici a lungo termine, per questo è necessario mantenere una linea dirigenziale e amministrativa chiara, ordinata e stabile e di rispetto del percorso educativo degli studenti", concludono.

Sul fronte degli insegnanti e del personale Ata il commento è quello di "disappunto e sconcerto per il susseguirsi di avvenimenti che, nel rendere incerto e discontinuo il compiersi del progetto scolastico della scuola, mortificano e avviliscono una comunità che in questi anni difficili ha retto le sorti dell’Istituto".

E, quindi, in molti hanno deciso di autosospendersi dai rispettivi incarichi.

(Unioneonline/s.s.)
© Riproduzione riservata